Sono oltre 50 anni che l’amore viene celebrato in tutte le sue forme in cortei e parate d’ogni genere. Quelli che prima venivano etichettati come Gay Pride, ora sono diventate delle vere e proprie manifestazioni pubbliche di come l’amore non conosca confini e non ci si voglia più nascondere di fronte ai pregiudizi alimentati dalla politica e dall’opinione pubblica. Il sostegno alla causa arcobaleno si è espressa in modi diversi soprattutto all’interno dell’industria dello spettacolo e intrattenimento, videogiochi compresi, che marciano da tempo al fianco di chi vuole combattere queste discriminazioni.
Pride Run nasce proprio con questo scopo dalle mani del team italiano IV Productions, le cui due lettere sono le iniziali del nome del suo fondatore Ivan Venturi ma significano anche "Italian Videogames", a volere sottolineare l’origine tricolore. Il team ha lavorato al gioco in partnership con Green Man Gaming Publishing e Kaleidoscope Trust, l’organizzazione che si batte per i diritti delle comunità LGBTQ+ di tutto il mondo e alla quale andrà il 10% dei proventi delle vendite dello strategico a favore di quei paesi dove i diversi orientamenti sessuali sono ancora severamente puniti.
Il gioco, che sarà lanciato su PC l’11 ottobre in occasione del Coming Out Day, è un mix di strategia e ritmo, accompagnati da una deliziosa grafica retrò, dove i vari personaggi che ricordano un po’ quelli di Street Fighter e ispirati a diverse icone del mondo arcobaleno, sfilano in una variegata parata musicale.
I giocatori potranno cimentarsi in due modalità: la prima, Vanilla, consiste nel muovere il proprio personaggio nel corteo a suon di musica, mentre nella seconda opzione Play Hard si diventerà leader della parata, scegliendo accuratamente la strategia giusta per attirare più gente possibile e difendersi dagli spettatori "indignati". Il tutto condito da una frizzante colonna sonora, 16 scenari e divertenti boss fight all’ultimo passo di danza, che arricchiranno il gameplay adatto a qualsiasi giocatore.
Le tre parti in gioco si rivolgono alla community dei giocatori, con la speranza di riuscire a creare più informazione e condivisione possibile. "Ci sono oltre 70 stati in cui amare chi vuoi può essere un crimine. In molti paesi del mondo la gente non può vivere la propria identità LGBTQ+, né tantomeno organizzare o partecipare a Pride", dice Phyll Opoku-Gyimah, direttrice esecutiva di Kaleidoscope Trust. "Per questo siamo felicissimi di annunciare questa collaborazione con Pride Run, e siamo lieti che il team abbia realizzato questo prodotto per un mercato come quello dei videogiochi, così importante ma spesso così tossico nei confronti dei giocatori e delle giocatrici LGBTQ+, o addirittura verso tutte e tutti coloro che semplicemente ne sostengono i pieni diritti".
Una grande causa che ha trovato, quindi, una sua piena realizzazione videoludica e che ancora una volta sta a confermare l’enorme potere educativo e il contributo che i videogiochi possono donare in battaglie importanti come questa a livello mondiale.