La polizia di Torino ha eseguito in Piemonte, Lombardia e Sardegna 14 misure cautelari nei confronti di militanti anarchici per gli episodi di violenza verificatisi il 9 febbraio durante lo sgombero del centro sociale Asilo. Le accuse per gli indagati sono di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e imbrattamento. Sono state effettuate anche diverse perquisizioni.
Tre degli anarchici sono stati arrestati, mentre per altri 11, residenti a Sassari, Savona, Livorno, Ravenna, Torino, in Svizzera, in Slovacchia e in Serbia, è scattata la misura cautelare del divieto di dimora nel capoluogo piemontese. Altri 9 militanti di Trento, Cagliari, Torino e francesi sono invece stati denunciati dopo essere stati identificati grazie all'analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza.
A febbraio, durante lo sgombero, dopo che il corteo di un migliaio di anarco-antagonisti aveva percorso alcune vie del centro tentando di raggiungere l'"Asilo", 500 persone avevano assaltato più volte gli agenti, lanciando sassi, bottiglie, aste di ferro, razzi e petardi: negli scontri erano stati danneggiati la segnaletica stradale, le auto in sosta, le vetrine di negozi e banche, le stazioni di parcheggio di bici a noleggio e un tram, per un danno complessivo di 100mila euro, e 11 anarchici erano stati arrestati.
️operazione “Scintilla” che ha condotto a sgombero e sequestro dello storico centro sociale Asilo
— Polizia di Stato (@poliziadistato) September 20, 2019
Indagini della #Digos di Torino insieme a Questure di Milano, Ravenna, Sassari, Trento e Cuneo
Coordinamento Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione #Dcpp #essercisempre pic.twitter.com/PL2ugHmLZd