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Aida Cooper: "Canto Mia Martini con l'approvazione di Loredana Bertè"

Il 20 settembre esce "KIntsugi" l'album in cui la vocalist reinterpreta nove brani del suo repertorio di Mimì tra cui un feat con la Bertè

E' la prima volta, in 24 anni, che Loredana Bertè approva un progetto dedicato all'amata sorella Mia Martini. Ma con Aida Coooper è diverso. Intanto perché è la vocalist storica delle sorelle e poi perché come sottolinea la Bertè "nessuno meglio di lei poteva omaggiarla". L'album "KIntsugi" esce il 20 settembre, nel giorno del compleanno di Mimì e Loredana: "E' nato di getto, non ho seguito nessuna indicazione, solo il cuore", ci racconta Aida.

"E' la prima volta in 24 anni che approvo un progetto dedicato a mia sorella - racconta Loredana - Aida è una artista immensa, ha lavorato con Mimì e con me da sempre, nessuno più di Aida merita di omaggiare Mia Martini. So che lo fa col cuore e non per speculazione. Mimì l'ha sempre voluta con se e ora grazie a questo lavoro saranno di nuovo insieme sul palco. Sono sicura al cento per cento che Mimì approverebbe questo progetto".

 

La direzione artistica è stata affidata al batterista della Bertè: Ivano Zanotti, che ha arrangiato i pezzi in chiave moderna, quasi minimal, senza snaturarli. "Ha fatto un capolavoro - prosegue Loredana - ho pianto quando ho sentito Per Amarti".

 

Loredana e Aida cantano insieme "Guarirò guarirò", di Mimmo Cavallo: "Avevo fatto un provino, l'ha sentito Mimì e l'ha fatto suo, oggi sono contenta di averla ricantata con Aida".

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"C'è un affetto profondo e una stima, come artista e come donna nei confronti di Mimì - spiega la Cooper - ho avuto modo di conoscerla molto bene. E' una persona molto speciale. Abbiamo anche convissuto". Il titolo dell'album prende a prestito un'arte giapponese, che consiste nel riparare un oggetto di ceramica rotto riunendo i pezzi attraverso l’utilizzo di oro o argento liquidi in modo da esaltare le nuove nervature create: "Io e Mimì abbiamo dovuto rimettere insieme tanti cocci nella nostra vita". 

 

Nove brani del repertorio di Mia Martini tra cui " Spaccami il cuore" di Paolo Conte che venne scartata a Sanremo: "La amo - prosegue - abbiamo cambiato gli arrangiamenti, volevamo anche aggiungere un pezzo rappato ma polo Conte non ci ha dato l'autorizzazione". La scelta è stata casuale: "Avrei cantato tutte le canzoni di Mimì, non c'è stato un vero e proprio simposio per cercarle, sono venute spontaneamente".

" KIntsugi" contiene anche un brano inedito, " Figlio Mio", scritto da Maurizio Piccoli: "Era uno degli autori preferiti di Mimì e gli ho chiesto un brano che la potesse ricordare. E mi ha dato questa canzone, che poi era il più grande desiderio di Mia Martini, diventare mamma, ma il mondo che gira intorno non glielo ha permesso. Cosi glielo dedichiamo". Una amicizia, quella che lega Aida a Mimì e Loredana che ha radici lontane: "Abbiamo fatto anche tante litigate, ma secondo me c'è un karma che ci lega, un filo che è come un destino che ci unisce. Un legame indissolubile".

Per la Cooper l'album è una sorta di rivincita: "Sono come una araba fenice, ho tentato con Mara Maionchi nel 1989, un brano che a me non piaceva, lei stessa ha ammesso che quello è stato il suo errore più grande. Per anni mi sono sentita dire ma come mai una come te... ho sempre sperato, perché non demordo mai. Ed eccomi qui".

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