polemica sui social

Salvini con i bambini sul palco di Pontida: "Hanno avuto coraggio" | Ma anche lui aveva chiesto di lasciare fuori i minori dalla politica

La Rete contro l'ex ministro per l'uso strumentale e propagandistico dei minori, che peraltro non c'entrano nulla con il caso di Bibbiano. Lui replica: "Non una, ma 50 vittime. Delinquenti"

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In Rete esplodono le polemiche contro la scelta di Matteo Salvini di portare sul palco di Pontida Greta, una bimba, a suo dire, ritornata dai genitori dopo un allontanamento forzato. Ovviamente il pensiero è andato subito a Bibbiano visto che è stato uno degli argomenti centrali del comizio di Pontida, ma né Greta né tantomeno la bimba che ha tenuto in braccio per lungo tempo a fine comizio c'entrano con il caso di cronaca come invece sulla Rete si è creduto e polemizzato per tutto il giorno.

Lo stesso ex ministro in serata ha twittato parlando genericamente di "decine di migliaia" di casi di bambine "portate via alla mamma e al papà, a Bibbiano e in altri Comuni Italiani". Ma questo non è stato il solo punto di polemica: in Rete non è passata inosservata l'incoerenza di Salvini visto era stato lui a chiedere di "non strumentalizzare i minori a fini politici" quando era scoppiato il caso del figlio sullo moto d'acqua della polizia. L'ex ministro dell'Interno ha replicato alle critiche ringraziando "questa mamma e questa bimba, che hanno avuto coraggio" - ha proseguito - "Greta per fortuna è tornata a casa, altri ancora no".

La figlia di Salvini scambiata per Greta sui social - In Rete girava erroneamente la foto di una bambina in braccio al leader della Lega, ma non si trattava di Greta. Bensì della figlia dell'ex ministro dell'Interno.

"Non una ma 50 vittime" - "Chi se ne frega di chi mi critica, i delinquenti sono quelli che allontanano i piccoli. Non una, ma 50 vittime", ha affermato Salvini."Se qualcuno ruba i bambini ai genitori" per un ritorno economico "è lui il delinquente", ha poi sottolineato. Di storie come Bibbiano "ne verranno fuori altre - ha osservato - non solo in Emilia".

Salvini a Lerner: questi non sono giornalisti - Su Gad Lerner, che è stato insultato a Pontida, e il videomaker di La Repubblica, che è stato aggredito, ha detto: "Questi non sono giornalisti ma spesso calunniatori". "Non si tratta mai male nessuno. A casa mia l'ospite è sacro ma se uno sputa veleno su una persona per vent'anni...", ha aggiunto ricordando che "Gad Lerner una volta si augurò la mia morte".