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Disabilità, la nuova strategia dell'Ue per il 2021-2030

Tra le priorità: integrazione dei diritti delle persone con disabilità su tutte le politiche e i settori; parità di accesso a sanità, occupazione, trasporto pubblico e alloggi

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In seguito alle richieste del Parlamento europeo, la Commissione ha adottato la Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Tra le priorità: integrazione dei diritti delle persone con disabilità su tutte le politiche e i settori; misure di attenuazione e di ripresa per evitare che le persone con disabilità soffrano i maniera sproporzionata gli effetti di crisi quali la pandemia di coronavirus e parità di accesso a sanità, occupazione, trasporto pubblico e alloggi.

La disabilità in Europa - Nell'Ue ci sono circa 87 milioni di persone con disabilità. Il tasso di occupazione, in età comprese tra i 20 e i 64 anni, è pari al 50,8%, contro un tasso di occupazione del 75% per le persone senza disabilità. Il 28,4% è a rischio di povertà o esclusione sociale, rispetto al 17,8% di rischio per la popolazione in generale.

Le tappe - I dati parlando chiaro. Per questo, il Parlamento europeo chiede una società inclusiva, che rispetti i diritti delle persone con disabilità e che non lasci spazio alle discriminazioni. A giugno 2020, gli eurodeputati hanno delineato le priorità della nuova Strategia europea sulla disabilità post-2020 basandosi sulla precedente Strategia europea sulla disabilità del periodo 2010-2020.

Nel marzo 2021, la Commissione europea ha adottato la Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030 contenente le principali richieste del Parlamento. Oltre a integrazione dei diritti delle persone con disabilità su tutte le politiche e i settori; misure di attenuazione e di ripresa per evitare che le persone con disabilità soffrano i maniera sproporzionata gli effetti di crisi quali la pandemia di coronavirus e parità di accesso a sanità, occupazione, trasporto pubblico e alloggi, gli eurodeputati hanno chiesto anche:

- la continuazione del progetto pilota sulla tessera europea d'invalidità, consistente nel riconoscimento reciproco delle disabilità tra alcuni paesi dell'Ue;

- che le persone con disabilità, le loro famiglie e le organizzazioni partecipassero al dialogo sul tema facendo parte del processo di attuazione futuro.

Misure dell'Ue sulla disabilità - La Strategia europea sulla disabilità è stata introdotta per integrare la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite (un trattato internazionale sui diritti umani legalmente vincolante, ratificata dall'Ue e da tutti i Paesi membri, che stabilisce i criteri minimi per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Sia l'Ue che gli Stati membri sono tenuti ad adempiere agli obblighi convenuti in base alle loro competenza).

La strategia europea sulla disabilità ha permesso di avviare alcune iniziative concrete. Tra queste l'Atto europeo sull'accessibilità, che assicura l'accessibilità di prodotti e servizi come smartphone, tablet, sportelli bancomat o e-book alle persone con disabilità.

La direttiva sull'accessibilità del web fa in modo che le persone con disabilità abbiano accesso facilitato a dati e servizi online, rendendo obbligatoria l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili gestiti dalle istituzioni del settore pubblico, tra cui ospedali, tribunali e università. Il programma Erasmus+ promuove la partecipazione di persone con disabilità agli scambi di studio. È stato migliorato inoltre l'accesso ai trasporti per le persone con disabilità.

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