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Ospedale Bambino Gesù: un ragazzo su 5 ha compiuto atti di autolesionismo

Sui 4.000 suicidi l'anno registrati nel nostro Paese oltreil 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni ma secondo gliultimi dati Istat dal 1995 al 2017 il numero si è ridotto del14%

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Aumentano gli episodi di autolesionismo, come tagli, graffi e piccole ferite autoprovocate. Un ragazzo su 5 in Italia, secondo i dati forniti dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ha compiuto, in modo continuativo o sporadico, gesti come questi. In Europa oltre un quarto degli adolescenti (27,6%, età media 14 anni) mette in atto comportamenti autolesivi occasionali o ripetuti nel tempo.

Sui 4.000 suicidi l'anno registrati nel nostro Paese oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni ma secondo gli ultimi dati Istat dal 1995 al 2017 il numero si è ridotto del 14%. A fronte di questa diminuzione, crescono però i casi di autolesionismo.

"L'autolesionismo è un fenomeno in rapida crescita e si tratta di una emergenza vera e propria perché l'attenzione sul fenomeno è ancora troppo bassa, i genitori e la scuola fanno fatica a rilevarlo e perché l'offerta assistenziale nel nostro Paese è limitatissima", sottolinea Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza del Bambino Gesù.

"I ragazzi con disturbi mentali - commenta la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc - vivono una situazione di estrema sofferenza, la loro difficoltà diventa quella della famiglia, che entra in crisi. I genitori si sentono responsabili e tendono a nascondere la realtà che stanno vivendo, schiacciati dallo stigma sociale".

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