Maternità e salute

Allattamento: ecco perché il latte materno è così importante

Non solo un gesto d'amore di infinita tenerezza: allattare è fondamentale fin dalle prime ore di vita del neonato

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Una gioia infinita e un'emozione che nessuna mamma può dimenticare: il proprio piccolo attaccato al seno è forse una delle esperienze più belle che si possano vivere. Allattare però ha un'importanza non solo affettiva: è il modo più salutare e completo di prendersi cura della salute del bambino fin dalle prime ore di vita e consente di sviluppare fin da subito una relazione intima e straordinaria tra la neomamma e il suo piccino, regalando ad entrambi senso di sicurezza e di fiducia reciproci.

Latte materno, il top: ormai sono tutti d'accordo. Pediatri, nutrizionisti e studiosi hanno dichiarato che il latte materno è in assoluto il miglior alimento per i neonati, in grado di fornire tutti i nutrienti di cui i piccoli hanno bisogno nella prima fase della loro vita. Allattare è talmente importante che secondo le indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dell’Unicef e dell’Unione Europea, recepite anche dal nostro Ministero della Salute, l’allattamento al seno dovrebbe continuare dopo il parto per altri due anni e anche più, assecondando in maniera naturale il desiderio della mamma e del bambino.

Ottimo per il presente, perfetto per il futuro: il latte materno contiene sostanze bioattive e immunologiche, che non si trovano nei sostituti artificiali e che invece sono importantissime per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali. Infatti, riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti; protegge dalle infezioni acute come polmoniti, otiti, infezioni da Haemophilus influenzae, meningiti e infezioni urinarie; riduce il rischio di sviluppare allergie; migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio; migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni. Se ancora non basta, ricordiamo che il latte materno protegge dal diabete tipo 1, da colite ulcerativa e dalla malattia di Crohn; è associato a più bassi livelli di pressione del sangue e colesterolo totale, e pare mettere al riparo da sovrappeso e obesità durante l’adolescenza e la vita adulta.

Vantaggi infiniti: allattare è pratico, facile ed economico. Del latte materno non va trascurata la sua immediata disponibilità: è sempre pronto, sempre fresco, sempre caldo alla giusta temperatura. Ma la cosa davvero stupefacente è che il latte materno muta al variare delle necessità di crescita del neonato: non ha mai la stessa composizione, ma cambia la sua formula nel tempo rendendola sempre più unica e insostituibile. È questa una delle ragioni per cui tutti i bambini dovrebbero essere esclusivamente allattati al seno per i primi sei mesi di vita (26 settimane).

Questione di tecnica: per favorire l’allattamento, il consiglio è di attaccare il bambino al seno subito dopo il parto, in modo da instaurare immediatamente il cosiddetto contatto “pelle a pelle” con la mamma. La natura non smette di stupire: è stato accertato che fin dalle primissime ore di vita il piccolo è in grado di trovare da solo il seno materno e di succhiare. Il corpo della madre serve al bambino per mantenere una temperatura adeguata, importantissimo per bambini molto piccoli o nati pretermine, ma in generali per tutti i piccoli. Il contatto, il calore e l'odore sono quanto di più forte possa tenere uniti la mamma e il suo bimbo.

E per la mamma? l’allattamento al seno ha ricadute positive anche per le madri. Tanto per cominciare, per una migliore e più rapida ripresa dal parto e involuzione dell’utero, allattare fin dai primi minuti dopo il parto è fondamentale. Ridurre il rischio di emorragia e di perdita di sangue, contribuendo così a mantenere il bilancio del ferro per avere la giusta energia è importantissimo, ma non dimentichiamo che l'allattamento è anche un contraccettivo naturale, perché prolunga il periodo di infertilità post parto oltre a essere un alleato prezioso per ritrovare la forma fisica, in quanto favorisce la perdita di peso. E' infine ormai acclarato che allattare riduce il rischio di contrarre patologie come il cancro della mammella prima della menopausa e il cancro dell’ovaio, oltre a rallentare l'insorgere dell'osteoporosi. Davvero portentoso.