"Trump aiutaci", il grido dei manifestanti di Hong Kong | Arrestato il leader della Rivoluzione degli ombrelli del 2014
Al corteo decine di migliaia di manifestanti con bandiere a stelle e strisce. Intanto Joshua Wong finisce nuovamente in prigione
Sventolando le bandiere a stelle e strisce e gridando "Trump aiutaci", decine di migliaia di manifestanti hanno invaso il centro di Hong Kong in un imponente corteo fino al consolato Usa. La polizia ha lanciato lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla che su Hennessy Road aveva innalzato barricate per bloccare la circolazione. Intanto, l'attivista pro-democrazia Joshua Wong, leader della Rivoluzione degli ombrelli del 2014, è stato di nuovo arrestato.
"Trump aiutaci": scontri e lacrimogeni Nel 14esimo fine settimana di proteste, non sono mancati gli scontri con la polizia. Intonando l'inno americano, sventolando le bandiere a stelle e strisce e scandendo slogan come "Trump aiutaci", una folla di militanti pro democrazia ha manifestatodavanti al consolato degli Stati Uniti a Hong Kong per chiedere a Washington di fare pressione su Pechino dopo tre mesi di manifestazioni. I dimostranti si sono prima raccolti in un parco e poi si sono diretti verso la rappresentanza diplomatica Usa, nelle vicinanze, dove sono rimasti a manifestare per ore. Sui cartelli si leggevano richieste a Donald Trump di liberare Hong Kong.
Come spesso avvenuto in queste settimane, le manifestazioni si sono svolte senza tensioni durante la giornata, ma in serata sono scoppiati scontri fra polizia e i dimostranti più radicali, che hanno bloccato strade, preso di mira stazioni della metropolitana e dato fuoco ad alcune barricate.
Hong Kong, manifestanti davanti al consolato Usa: "Trump aiutaci"
Di nuovo agli arresti il leader della Rivoluzione degli ombrelli del 2014 L'attivista pro-democrazia Joshua Wong è stato di nuovo arrestato. Era all'aeroporto di Hong Kong di rientro da un viaggio a Taiwan: l'accusa è di violazione delle regole della libertà su cauzione, a seguito all'arresto di agosto, che prevedevano, tra l'altro, l'obbligo di dimora dalle 23 alle 7.
"Sono attualmente tenuto in custodia", ha scritto Wong in un messaggio diffuso sui social media dal suo partito politico Demosisto.
Wong, uno degli studenti leader della "Rivoluzione degli ombrelli", che, per 79 giorni, bloccò, nel 2014, il centro di Hong Kong con una protesta pro-democrazia, era stato liberato a giugno dopo aver scontato due mesi di reclusione.
SU TGCOM24