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Camomilla e niente antibiotici, così Francesco è morto di otite a sette anni

Pesaro, i genitori condannati a tre mesi di carcere a giugno. Rese pubbliche le motivazioni della sentenza: "La coppia non ha esercitato l'obbligo di protezione nei confronti del figlio"

-afp

E' stato curato con camomilla e altre piante antinfiammatorie. Per questo è morto Francesco, il bambino di sette anni di Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, stroncato da un'otite il 27 maggio 2017. I genitori lo scorso giugno sono stati condannati a tre mesi di carcere: si erano affidati alle cure di un medico che aveva consigliato prodotti omeopatici al posto degli antibiotici. Il Corriere della Sera ha pubblicato le motivazioni della sentenza. La coppia "non ha esercitato l'obbligo di protezione nei confronti del figlio". Il dottore dovrà comparire al Tribunale di Ancona il prossimo 24 settembre per l'inizio del processo.


Per il giudice per le indagini preliminari Paola Moscaroli, la malattia del bambino sarebbe potuta essere curata con gli antibiotici. I genitori di Francesco però hanno seguito alla lettera i consigli dell'omeopata Massimiliano Mecozzi, somministrando al piccolo solo rimedi naturali nonostante le sue condizioni andassero peggiorando di giorno in giorno. "Neppure la fiducia riposta nel medico, legittima e giustificata, può escludere un residuo obbligo di protezione nei confronti del minore", si legge nella sentenza. La coppia paga la scelta "inadeguata e imprudente dell'omeopata come unica figura di riferimento nonostante la rigidità del professionista nell'approccio di terapie vaccinali e antibiotiche". Federico Gori, l'avvocato della famiglia, aveva già annunciato alla pronuncia delle sentenza che avrebbe presentato ricorso.

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