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Terrorismo, 10 arresti in Abruzzo: c'è anche un imam del Teramano

Muovevano ingenti somme di denaro, in parte frutto di evasione fiscale, da destinare anche al finanziamento di attività riconducibili all'organizzazione radicale islamica "Al-Nusra"

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Blitz all'alba dei carabinieri del Ros e dei finanzieri del Gico dell'Aquila, che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone. Tra questi, otto di origine tunisina e due italiana, anche l'imam della moschea Dar Assalam di Martinsicuro, nel Teramano, e una commercialista italiana. Tutti sono indagati per reati tributari e di autoriciclaggio, con finalità di terrorismo.

Dall'Abruzzo "finanziavano attività radicali": 10 arresti per terrorismo

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Tramite alcune società, gli arrestati distraevano ingenti somme di denaro, in parte frutto di evasione fiscale, da destinare anche al finanziamento di attività riconducibili all'organizzazione radicale islamica "Al-Nusra", nonché in favore di Imam dimoranti in Italia, uno dei quali già condannato in via definitiva per associazione con finalità di terrorismo internazionale.

"Fondi neri per l'invio di terroristi in Siria" - "Abbiamo ragionevole certezza che il sodalizio creava fondi neri che venivano trasferiti in Turchia, luogo dal quale venivano utilizzati per finanziare il trasferimento in Siria dei militanti terroristi", ha detto in conferenza stampa il procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila, Michele Renzo, nel commentare l'operazione della Dda. Sequestrati anche somme di denaro ed immobili per oltre un milione di euro.

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