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Fondi russi, dai telefoni di Savoini non risultano contatti con Salvini

Sarebbero invece emersi contatti preparatori all'incontro al Metropol di Mosca tra il presidente dell'associazione LombardiaRussia e gli altri due italiani coinvolti

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Non risulterebbero contatti via chat, mail o telefono tra il presidente dell'associazione LombardiaRussia Gianluca Savoini e il leader della Lega Matteo Salvini. E' questo l'esito dell'analisi dei due telefoni sequestrati allo stesso Savoini e dell'esame dei tabulati telefonici, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari. Sarebbero invece emersi contatti preparatori all'incontro al Metropol di Mosca tra Savoini e gli altri due italiani coinvolti.

Nessuna traccia - Dunque, nessuna traccia di contatti diretti tra savoini e l'ex ministro dell'Interno stando agli esami sui due telefoni cellulari, sequestrati dalla procura di Milano, al presidente dell'Associazione Lombardia-Russia nell'ambito dell'inchiesta milanese sui presunti fondi russi al Carroccio. 

Il telefono nuovo - Dalle analisi effettuate dai consulenti tecnici incaricati dalla procura di esaminare documenti e file contenuti nei due smartphone non sono emersi scambi di chat, mail o telefonate tra il leader della Lega e il suo ex portavoce nel periodo compreso tra giugno 2018 e luglio 2019. Uno dei due telefoni ora sotto sequestro (giovedì mattina si è celebrata l'udienza davanti al Tribunale del Riesame che dovrà valutare la richiesta di dissequestro presentata dal difensore di Savoini) è nuovo ed è stato acquistato di recente. 

Il sospetto degli inquirenti - Il sospetto degli inquirenti (ancora tutto da verificare) è proprio che, nel passaggio dal telefono vecchio a quello nuovo, non siano volutamente stati trasferiti alcuni file (come chat, video, mail o telefonate) utili allo sviluppo delle indagini.

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