Gli Stati Uniti si preparano all'arrivo dell'uragano Dorian. Per ora classificato di categoria tre, la mattina di lunedì 2 settembre potrebbe toccare le coste orientali statunitensi a categoria quattro. Georgia e Florida hanno già dichiarato lo stato d'emergenza. Per Donald Trump il fenomeno "potrebbe avere effetti devastanti". Il presidente americano ha annullato il suo viaggio in Polonia, in programma nel weekend, per seguire l'andamento dell'uragano.
Il National Hurrican Center ha calcolato che i venti massimi della tempesta hanno toccato quasi i 170 chilometri orari e che possa arrivare fino ai duecento entro lunedì. La previsione è che Dorian colpisca gli Stati Uniti tra l'arcipelago delle Florida Keys e il sud della Georgia.
I due stati hanno già dichiarato l'emergenza. Il governatore della Georgia Brian Kemp ha firmato un ordine esecutivo che libera risorse statali per rispondere alle emergenze delle dodici contee più vicine alla costa dello stato. "Dorian ha il potenziale di produrre impatti catastrofici per i cittadini", ha dichiarato Kemp. In Florida, la benzina comincia a scarseggiare e i supermercati sono presi d'assalto. Si registrano lunghe code agli aeroporti e nove università rimarranno chiuse almeno fino a martedì 3 settembre. Il panico è comprensibile: Dorian potrebbe essere l'uragano più forte ad abbattersi sulla costa orientale dello stato da Andrew nel 1992.
Secondo il servizio meteorologico statunitense l'epicentro dell'uragano dovrebbe toccare Melbourne, cittadina della Florida distante solo centosessanta chilometri da Mar-a-lago, la residenza presidenziale invernale di Trump. Il presidente degli Stati Uniti intanto ha deciso di rinunciare al viaggio in Polonia in programma nel weekend per seguire l'andamento di Dorian, facendosi sostituire dal vice Mike Pence.
La tempesta fortunatamente ha solo sfiorato l'isola caraibica di Porto Rico, che ancora fatica a riprendersi dalla devastazione dell'uragano Maria del 2017.