Alla 76 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, presso lo Spazio della Regione del Veneto, Hotel Excelsior, Lido di Venezia, è stato presentato il docufilm “DONNE IN PRIGIONE SI RACCONTANO” ideato e realizzato da Jo Squillo, Francesca Carollo, Giusy Versace.
Questo documentario si inserisce all’interno delle iniziative della Onlus “Wall of Dolls”, volta a sostenere i progetti culturali al femminile contro la violenza sulle donne e la violenza di genere.
Un docufilm interamente realizzato all’interno della Sezione Femminile del Carcere di San Vittore di Milano.
Un video-racconto, all’interno di un Istituto di pena, per rivelare un mondo ai più sconosciuto: quello oltre le sbarre, dove il concetto di libertà è completamente annullato, quello delle vite di donne che hanno commesso un reato, che sono cadute ma che affrontano la risalita, attraverso uno straordinario percorso rieducativo.
Un percorso che le ha portate anche a imparare una professione: quella delle cameramen. Perché sono state loro stesse, dopo un corso tenutosi all’interno del carcere a filmare le loro interviste, a immortalare sensazioni e immagini, a diventare registe delle loro storie.
Cosa ha spinto le protagoniste del docufilm a tanta violenza?
Quale trascorso di sofferenza portano con loro in quelle celle?
Come può il carcere aiutarle a rinascere?
Interrogativi ai quali “DONNE IN PRIGIONE SI RACCONTANO” cerca di dare delle risposte, proprio tramite la voce delle detenute, che con coraggio e lealtà si sono messe in gioco, raccontando le loro vite.
Per educare i giovani a non commettere i loro stessi errori.
Per spiegare, a chi è fuori, quale carico di dolore debbano sopportare.
Grazie a: Barbara, Claudia, Elena, Elisa, Hasna, Josephine, Julieth, Maria Soledad, Martina, Romana, Rose, Simona, Solange, Sladjana, Sonia, Stefania, Success, Yvone. In carcere per aver ucciso, ferito, spacciato, acidato, picchiato. Perché?
“La gente fuori guarda solo i reati, non sa perché li abbiamo fatti, non sa la nostra storia dietro, non sa che comunque siamo esseri umani” dice Elena, una delle detenute.
Ecco perché le autrici del docufilm Jo Squillo, Francesca Carollo e Giusy Versace, hanno voluto guardare oltre e raccontare:
"Donne fragili e chiuse, incapaci di chiedere aiuto, prigioniere ancora prima di entrare in carcere", che con le loro parole insegnano che "si può sempre, ancora, scegliere".
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