L'INTERVISTA

Videogiochi, la sicurezza di Bungie: "Il nostro futuro si chiama Destiny 2"

Dopo la separazione da Activision, i creatori di Halo confermano l'impegno per supportare la saga sparatutto lanciata nel 2014

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Il divorzio tra Activision e Bungie si è ormai consumato da tempo: a distanza di qualche mese, sembra che a giovarne siano state entrambe le parti, con Activision che sta concentrando le sue risorse sul rendere il nuovo Call of Duty: Modern Warfare uno degli sparatutto più interessanti che si siano mai visti sul mercato, e Bungie che sta continuando a espandere l'universo di Destiny 2 seguendo il feedback dei giocatori.

Una mossa commerciale che ha reso completamente libero il team di sviluppo che ha dato i natali alla serie Halo: libero di sperimentare nuovi approcci, ma anche libero di sbagliare e rischiare senza preoccuparsi di dover rispettare scadenze e restrizioni potenzialmente distruttive per il franchise.

Alla Gamescom 2019 di Colonia, Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di sedersi in compagnia di alcuni membri di spicco di Bungie come Scott Taylor, producer di Destiny 2: Ombre dal Profondo, e Orvar Halldorsson, responsabile dell'esperienza utente dello sparatutto. Entrambi hanno parlato di cosa significa essere nuovamente indipendenti e dei piani della software house per il futuro della serie.

Taylor ha confessato che la Luna è parsa al team come un'ambientazione "naturale" per l'avventura di Ombre dal Profondo, la nuova espansione che sarà disponibile dal 1 ottobre su PC e console. "La Luna era funzionale rispetto alla storia che volevamo raccontare, al tema portante e al ritorno di Eris [Morn]", svela il producer di Destiny 2. "La Luna è cambiata rispetto al primo episodio: ci sono aree che risulteranno familiari ma che sono cambiate a causa delle scoperte di Eris, da ciò che l'Alveare ha fatto", continua Taylor. "Ci sono nuove aree che non avete mai visto prima, quindi sarà davvero interessante scoprire le reazioni dei fan".

"In termini di attività presenti in Destiny 2 ma che non esistevano nel primo Destiny, ci sono un sacco di novità che vedrete nella Luna", commenta Orvar Halldorsson. "Settori Perduti, nuove attività e persino un nuovo dungeon faranno parte dell'ambientazione. Sono cose che abbiamo imparato sviluppando espansioni come I Rinnegati, creando la Città Sognante e il Trono Infranto, e che abbiamo deciso di aggiungere in una vecchia destinazione come la Luna per darle nuova linfa vitale.

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Tramite i manufatti stagionali, Bungie vuole sperimentare nuove caratteristiche del gameplay senza apportare modifiche permanenti all'ecosistema di Destiny 2. Ogni stagione avrà un tema e un manufatto differente.

È proprio sul tema della ritrovata indipendenza che Bungie ha parlato di sensazioni, strategie per il futuro e cambiamenti che, nel suo piccolo, erano iniziati già dopo la scarsa ricezione del sequel di Destiny al suo lancio sul mercato. "Essere indipendenti è fantastico, ma a livello creativo non cambia poi molto rispetto al passato", commenta Halldorsson, il quale ha sottolineato come la software house sia stata sempre molto autorevole sulle scelte a livello artistico e creativo, sia nello sviluppo di Destiny 2 che delle relative espansioni.

"Ciò che è cambiato è l'approccio da parte degli sviluppatori, che ora lavorano in modo più diretto al gioco", prosegue Halldorsson. "Abbiamo notato un maggior coinvolgimento nelle mansioni di tutti i giorni, c'è più collaborazione ed entusiasmo da parte di tutti".

Ma basterà l'entusiasmo a supportare un gioco immenso come Destiny? Negli anni, il franchise ha dimostrato di mettere a dura prova anche un colosso come Activision e i team esterni messi a disposizione di Bungie. "Siamo convinti che riusciremo a reggere il passo e supportare questa mole di contenuti", commenta Scott Taylor. "Stiamo certamente cambiando il modo in cui creiamo le Stagioni e i contenuti stagionali. Puoi acquistare Ombre dal Profondo per 35 euro e ottenere solo la prima stagione (chiamata Stagione dell'Immortale) oppure un pacchetto che include tutte e quattro le stagioni".

Insomma, gli sviluppatori di Bungie sono convinti che nonostante l'inizio al di sotto le aspettative, con i continui aggiustamenti, i feedback dei giocatori e i contenuti pubblicati nel corso dei mesi, Destiny 2 sia diventato un gioco assolutamente fantastico. "Penso che allo stato attuale Destiny 2 sia al massimo della sua forma, è un prodotto completo e molto divertente", rivela Taylor, a cui fa eco anche Halldorsson. "Siamo molto soddisfatti della ricezione da parte dei giocatori. Tutto ciò che abbiamo fatto in passato ci ha aiutato a rendere Ombre dal Profondo adatto a tutti i generi di giocatori".

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Uno dei cambiamenti più evidenti nella strategia di Bungie passa anche dalle ricompense stagionali: pur non acquistando l'espansione Ombre dal Profondo, potrete ottenere nuovi contenuti gratuiti semplicemente giocando. Con l'espansione, tuttavia, avrete accesso a determinati contenuti in anticipo e riceverete molte più ricompense esclusive.

Il team di sviluppo sembra dunque molto orgoglioso della scelta di aver creato un sequel anziché continuare a espandere il primo capitolo di Destiny, una condizione che a detta di Taylor e Halldorsson non sarebbe cambiata nemmeno nel caso in cui Bungie fosse stata già indipendente al tempo. "Volevamo creare Destiny 2, eravamo convinti di ciò. Non so dirti se le cose sarebbero andate diversamente se fossimo stati indipendenti già all'epoca", commenta Taylor.

"Abbiamo deciso di concentrarci su Destiny 2, e a questo punto siamo totalmente focalizzati sul supportarlo a dovere negli anni a venire", confida Halldorsson, il quale sembra scettico sull'eventualità che, un giorno, Bungie decida di riunire i due giochi in un singolo universo. "Il nostro game director Luke Smith ha scritto un articolo spiegando la visione per il futuro di Destiny e motivando cosa è possibile fare e cosa non è possibile a causa delle limitazioni tecniche. È necessario gestire oculatamente le attività da mantenere, quelle da rimuovere momentaneamente e quelle da reintrodurre al momento giusto. Questo è ciò che vogliamo fare con Destiny 2: creare un singolo mondo in continua evoluzione".

Infine, una domanda sulla possibilità che, dopo il cross-save, Bungie decida di permettere agli utenti PC, PlayStation 4, Xbox One e Google Stadia di giocare tra loro a prescindere dalla propria piattaforma di riferimento. "Al momento non abbiamo nulla da annunciare ma è qualcosa di cui abbiamo discusso", confida Taylor, a cui risponde Halldorsson. "Siamo interessati a comprendere le possibilità offerte da una simile tecnologia, quindi esploreremo in futuro anche quest'eventualità".

Destiny 2: Ombre dal Profondo e Destiny 2: Una Nuova Luce, versione free-to-play dello sparatutto, saranno disponibili su PC, PlayStation 4 e Xbox One a partire dal 1 ottobre, con la versione Stadia in arrivo durante il mese di novembre.