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Matera, 2 operai uccisi dalle esalazioni tossiche nel pozzo di una discarica

Stavano procedendo ai lavori di manutenzione in una vasca che raccoglie il percolato. Ha dato l'allarme l'autista dell'autocisterna su cui andava caricato il materiale

ipa

Due operai, Donato Telesca, di 53 anni, e Leonardo Nolé, di 54, sono morti per le esalazioni provenienti da un pozzo di manutenzione di una discarica in cui stavano lavorando: è successo ad Aliano (Matera). Nel pozzo era entrato prima un operaio, poi l'altro, sceso per soccorrere il compagno di lavoro. A recuperare i corpi sono stati gli specialisti dei Vigili del fuoco.

Il pozzo in cui gli operai sono morti, profondo dieci metri, viene utilizzato per l'aspirazione del percolato, cioè materiale prodotto dai rifiuti accumulati nella discarica. Quando il primo operaio si è sentito male a causa delle eslazioni di anidride carbonica, il collega si è precipitato in suio aiuto, ma anche lui è stato intossicato mortalmente.

L'allarme è stato dato dall'autista dell'autocisterna, con il quale i tre avevano raggiunto la discarica. La cisterna doveva caricare del materiale accumulato in una vasca per trasferirlo in un centro di smaltimento.

Telesca e Nolé sono entrambi di Potenza. La ditta che si occupava della manutenzione del pozzo infatti ha sede nel capoluogo lucano. La discarica è chiusa dal 2013, ma periodicamente vi si effettuano lavori di manutenzione, in particolare proprio nel pozzo per l'aspirazione del percolato.

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