Regno Unito, stop alla reclusione di cittadini Ue fermati alla frontiera
La decisione è giunta dopo le polemiche sul trattamento inflitto nelle ultime settimane a decine di persone in attesa di rimpatrio
Il governo britannico dispone lo stop alla detenzione nei centri migranti per i cittadini Ue fermati all'arrivo nel Regno Unito perché sprovvisti del visto di lavoro. Quest'ultimo è divenuto obbligatorio in base alla stretta sull'immigrazione del dopo Brexit voluta dal premier Johnson. La decisione è giunta dopo le polemiche sul trattamento inflitto nelle ultime settimane a decine di persone in attesa di rimpatrio, fra cui anche alcuni italiani.
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Le linee guida prevedono che nei casi come quelli denunciati nei giorni scorsi dai media sia evitata la detenzione e consentito invece da parte degli addetti alla dogana un ingresso su cauzione nel Paese - in particolare a chi disponga di un domicilio dove stare, ospite di amici o di familiari - fino al primo volo disponibile per il ritorno alla destinazione d'origine.
"Mentre i viaggi internazionali sono limitati a causa della pandemia da Covid, abbiamo deciso di aggiornare le nostre linee guida per chiarire che ai cittadini stranieri in attesa di rimpatrio, inclusi quelli dell'Ue, cui sia stato rifiutato l'ingresso debba essere garantito il diritto d'immigrazione temporaneo su cauzione, laddove appropriato", ha detto una portavoce dell'Home Office.
"La libertà di movimento" automatica con i 27 "è finita" dal primo gennaio, i cittadini dell'Ue "possono sì entrare nel Regno Unito, ma se vogliono venire per lavorare o studiare devono sottoporsi alle nuove regole". Regole che prevedono il rilascio di un visto a condizioni specifiche e che vanno verificate "prima di partire".
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