Dopo un’edizione dell’E3 di Los Angeles davvero spumeggiante, anche la Gamescom ha confermato che i polacchi hanno una marcia in più, soprattutto quando si parla di videogiochi. Abbiamo la sensazione che, nel corso del prossimo anno, a giocarsi la pole position nei cuori dei giocatori ci sarà non solo l’abile team di CD Projekt Red, ma anche la sua concittadina Techland.
Avevamo già avuto modo di apprezzare questa software house all’uscita di Dying Light, titolo in salsa apocalisse zombi e tanto parkour, che aveva riscosso un successo inaspettato ma meritato, tanto che la sua conclusione ci aveva lasciati col fiato sospeso in attesa di un sequel. I ragazzi di Techland non ci hanno fatto attendere molto, ed ecco arrivare Dying Light 2, le cui premesse sono entusiasmanti.
Noi di Tgcom24 e Mastergame abbiamo assistito alla presentazione della demo di gameplay e vi sveliamo cosa abbiamo scoperto.
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COS'È Dying Light 2, gioco d’azione in prima persona partorito dalla mente visionaria di Chris Avellone (creatore di Fallout: New Vegas), è ambientato quindici anni dopo la conclusione del primo episodio. La situazione sulla Terra è cambiata, ma non in meglio. I pochi superstiti della razza umana, ormai quasi estinta a causa del virus che l’ha tramutata in un ammasso di zombi famelici, si aggira furtivamente tra le rovine di ciò che rimane delle floride città di un tempo.
I sopravvissuti cercano di salvarsi la pelle non solo dai mostri dell’oscurità, ma anche orde di predoni intenti a conquistare il predominio di diversi avamposti, mettendo a ferro e fuoco tutto ciò che intralci il loro cammino. A rendere ancora più tragico questo quadro di desolazione sono gli zombi, che nel frattempo hanno subìto delle mutazioni e si sono evoluti, diventando più pericolosi in tutti i luoghi dove la luce del sole fatica ad arrivare. Non esiste più cantina o sotterraneo dove ci si possa sentire al sicuro durante le ore diurne, ma solo un terribile inferno fatto di esseri immondi resi forti e veloci dal buio.
Il gioco è ambientato all’interno di una metropoli devastata che ricalca i particolari di diverse capitali del mondo, in un open-world che appare molto più vasto di quello del primo capitolo. Il parkour, grande protagonista della saga, è stato notevolmente arricchito diventando allo stesso tempo il fulcro dell’esplorazione e l’arma definitiva nelle mani dei giocatori, grazie a un mix di movenze e oggetti che rendono super adrenalinica l’esperienza di gioco.
COSA ABBIAMO VISTO La missione da cui siamo partiti è posizionata diverse ore dopo l’inizio del gioco, in un punto non meglio precisato dal team, ma che ci presenta subito l’eroe di cui vestiremo i panni: Aidan Caldwell, un sopravvissuto all'infezione zombi che ha acquisito delle abilità sovrumane date proprio da tale mutazione. Aidan è il giustiziere all’interno di un gruppo di rivoluzionari di base al "Fish Eye", un bar decadente diventato ormai il covo della resistenza umana.
Nel corso della quest, ad Aiden viene richiesto di recuperare delle risorse saccheggiate da un gruppo di predoni al soldo del Generale, il "feudatario" del posto che ha in mano anche il controllo delle riserve idriche della città. Durante un primo scontro, uno degli amici del nostro eroe viene ferito a morte e Aidan decide di vendicarsi non solo cercando di recuperare le scorte, ma facendosi strada nel forte del Generale e ucciderlo.
L’inseguimento del convoglio dei predoni evidenzia tutte le diverse migliorie apportate al sistema del parkour: Aidan è capace di saltare da un punto all’altro aiutandosi anche con degli oggetti, come un aliante, utilizzare armi e movimenti in combo micidiali e persino proteggendosi dagli attacchi usando i nemici o gli zombi come scudo. A tal proposito, non mancheranno i momenti in cui durante le spettacolari acrobazie il nostro protagonista finirà per sfondare tetti e pavimenti finendo nelle loro grinfie, ma potrà farsi largo e cercare punti elevati verso cui fuggire grazie alla luce UV, che gli darà qualche secondo di respiro stordendo i mostri.
Non finisce qui: una volta faccia a faccia con il Generale, ecco introdotta la vera novità di questo secondo capitolo: il sistema dinamico di scelte. Il nostro pseudo-boss di fine livello cercherà di convincerci che ciò che sta facendo è la cosa giusta, al contrario di coloro che reputiamo nostri alleati e ci chiederà di unirci a lui. Le vie sono due: credere al Generale o ucciderlo. Il team ha optato per quest’ultima scelta: il nostro Aidan si è fatto così esecutore di morte, riaprendo le pompe idriche della città, orgoglioso di aver raggiunto una vittoria per i sopravvissuti. Ma le conseguenze del suo gesto saranno tutto fuorché qualcosa di cui gloriarsi: alla fine della demo, dal fango spunta una mano ancora più mostruosa di quelle già incontrate in passato, facendoci presagire che le sorti della città stanno per sprofondare in qualcosa di ancora più letale e terribile.
QUANDO ARRIVA NEI NEGOZI Dying Light 2 sarà disponibile su PC, PS4 e Xbox One entro la primavera del 2020. Il gioco include una modalità multiplayer per affrontare la storia anche in compagnia di altri tre amici, che potranno sperimentare gli effetti delle scelte dell’host sulla città e sui propri personaggi.