Ischia è la più grande delle isole Flegree, situate nel Golfo di Napoli: ricca di belle spiagge,splendida dal punto di vista naturalistico, è celebre per le sue acque termali, sfruttate già dagli antichi Greci. I Romani per sfruttare al meglio le benefiche propietà delle acque, costruirono qui dei veri e prori stabilimenti di benessere.
Da sempre frequentata da Vip e personaggi della cultura l'isola campana fu lanciata nell'empireo del turismo mondiale negli anni '50 dallo scrittore Truman Capote, che soggiornò in un albergo di Forio, scrivendo un articolo sulla sua vacanza che venne pubblicato da “Random House”. Un’altra personalità che ha legato il proprio nome a Ischia è il regista cinematografico Luchino Visconti.
Le spiagge - Al di là del lato mondano, così importante per un’isola in cui convergono i più bei nomi del jet set internazionale, Ischia è caratterizzata da un mare splendido, da una vegetazione rigogliosa profumata da tutte le essenze del mediterraneo. Tra le tante spiagge che fanno corona all'isola, ricordiamo quella di Maronti nel comune di Barano attrezzatissima e lunga tre chilometri adatta per le famiglie; i giovani preferiscono tra tutte la spiaggia libera di Cava mentre i salutisti ne possono trovare di naturali nella baia di Sorgeto, dove l'acqua belefica ad alta temperatura sgorga direttamente nel mare. Magnifica la baia di San Montano a Lacco Ameno e la frequentaissima spiaggia di Citara.
Ben 103 sorgenti termali - Ischia è caratterizzata dall’incredibile ricchezza di acque termali: con i suoi 29 bacini termali e 67 fumarole, Ischia – di natura vulcanica - è l’isola delle terme: lo straordinario numero di sorgenti (ben 103) alimenta gli stabilimenti e i parchi termali nonché i centri benessere che arricchiscono l’offerta turistica già di per sé ricca di una fortunata collocazione geografica che assicura all’isola condizioni climatiche ideali per una vacanza in qualsiasi periodo dell’anno. Le acque di Ischia sono particolarmente consigliate per malattie dell’apparato locomotore e respiratorio, dermatologiche e ginecologiche.
Storia e natura si compenetrano - Con al centro il monte Epomeo, alto 788 m e sulle cui pendici si coltiva la vite che offre il vino omonimo, l’isola offre scorci assolutamente incantevoli. A pochi km, Casamicciola Terme è uno dei centri termali principali dell’isola. Ad appena 2 km si trova quindi Lacco Ameno: è rinomata per le sue spiagge e per il museo di Villa Arbusto in cui si conserva la famosa coppa di Nestore, di origine greca. Forio è invece il comune più esteso dell’isola: ai piedi del Torrione, una delle tante torri d’avvistamento della costa (ha subìto nei secoli diverse invasioni saracene), merita una passeggiata lungo le viuzze tra palazzi nobiliari, chiese ricche di storia, atelier d’artisti e botteghe artigiane.
Tra torri saracene e mulini a vento - La cittadina di Ischia è il capoluogo: ha due nuclei, l’uno - Ischia Ponte - legato all’isolotto del castello, cui è collegato dal ponte aragonese fatto costruire nel 1438, l’altro - Ischia Porto - affacciato sul porticciolo realizzato da Ferdinando II nel 1854. Ma è proprio il castello aragonese il monumento più importante della città: è ad Alfonso V d’Aragona (lo stesso del ponte..) che si deve la sua ricostruzione e la fortificazione delle mura per difendere la popolazione dalle incursioni dei pirati. Vi si accede attraverso un comodo ascensore oppure da un tunnel scavato nella roccia. Una scalinata porta sulla sommità dell’isolotto: è un ottimo punto panoramico. E sul promontorio del Soccorso si trova l’omonima chiesetta: originale la facciata, bianca e adornata di preziose maioliche del ´700 raffiguranti scene della Passione del Cristo. Ecco poi Serrara, la più mondana, con le sue minuscole frazioni: da visitare la torre saracena di Testaccio, i mulini a vento di Montebarano, e anche le cantine scavate nel tufo per l’invecchiamento dei vini.
A tavola con tanta fantasia - La specialità è la pasta e fagioli con le cozze. Fondamentale, e chiaramente derivato dalla cucina popolare di un tempo, che tendeva ad evitare sprechi, è l'uso della pasta mischiata, cioè di vari tipi di pasta (penne, rigatoni, bucatini, fusilli). Sembrerà strano, ma tra i secondi piatti il più tradizionale piatto ischitano non è a base di pesce, bensì di coniglio, cotto nel vino con un sugo, a base di aglio, peperoncino e pomodoro.
Pesce all'acqua pazza - E non si può dimenticare il pesce all´acqua pazza. Si tratta di un piatto nato dalla fantasia ischitana: non tutti potevano permettersi piatti a base di pesce, e così i popolani meno abbienti al rientro dei pescatori chiedevano loro gli avanzi dell’esca rimasti attaccati agli ami. Ricevevano piccoli murzilli (avanzi, appunto) di alici o sarde che poi cuocevano in acqua con aglio, peperoncino e prezzemolo, una ricetta oggi riscoperta e riproposta sulle tavole dei ristoranti. Assolutamente da assaggiare i vini a Doc: Biancolella, Forastera, Ischia Bianco, Ischia Rosso, Piedirosso (o Per’e Palummo).
Per maggiori informazioni : www.comuneischia.it