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Turista francese morto, le cinque domande del padre ai pm: "Vivo solo per avere verità"

Dominique Gautier vuole sapere se è stato fatto tutto il possibile per salvare suo figlio Simon

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Non si dà pace Dominique Gautier, padre di Simon, il turista francese morto in Cilento dopo essere caduto in un crepaccio. Pretende di sapere se è stato fatto tutto il possibile per salvare suo figlio e, come riporta "La Repubblica", per questo rivolge cinque domande ai pm che indagano per avere la verità su come sono andate le cose.

Sono giorni durissimi per Dominque Gautier, manager delle poste francesi con doppia nazionalità franco-canadese. Mercoledì ha incontrato il medico legale che, per sua richiesta, ha assistito all'autopsia di suo figlio Simon. Una conversazione di mezz'ora che lo ha sfiancato. Ma quello che più tormenta l'uomo è la ricerca della verità su ciò che è accaduto a suo figlio. Per questo ha messo nero su bianco cinque domande che ha consegnato ad Antonio Ricci, il procuratore di Vallo Lucania.

Le ha recitate lui stesso, davanti ai giornalisti, trattenendo a stento le lacrime. "Perché, dove, come e a che ora è morto Simon? Perché la telefonata al 118 non ha permesso di geolocalizzarlo? Perché il 118 non l'ha aiutato a geolocalizzarsi da solo? Perché il 118 ha chiuso la telefonata? E infine, perché i soccorsi sono stati mobilitati con grande ritardo?". Domande che spera abbiano una risposta al più presto. Intanto, dopo che in seguito all'autopsia la salma è stata dissequestrata, tutto ciò che può fare è riportare a casa il corpo di Simon. In attesa della verità.

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