Hong Kong, i giovani manifestanti guidano la protesta su Tinder e Pokemon Go
I ragazzi utilizzano le nuove App per aggirare i controlli della polizia
A Hong Kong i giovani manifestanti hanno preso d'assalto App come Tinder e Pokemon Go per diffondere informazioni sulle proteste e aggirare i controlli della polizia. Il sito d'incontri e il gioco tanto amato dagli adolescenti perdono le loro funzioni originarie per divenire mezzi di propaganda, come spiega il quotidiano tedesco Bild. "Quando ho un nuovo contatto su Tinder - spiega Kim, giovane manifestante di 22 anni - gli mando un messaggio per pubblicizzare le nostre iniziative".
Invece dei vecchi volantini, i manifestanti ricevono informazioni utili per le proteste direttamente sul proprio smartphone. Inizialmente, venivano usate app come Telegram ma con l'inasprirsi dei controlli, quest'app è stata abbandonata perché finita sotto la vigilanza della polizia.
A fine agosto, ad esempio, dopo che una manifestazione fu proibita dalle autorità, i ragazzi si riunirono con il pretesto di giocare a Pokemon Go. "Dobbiamo essere più furbi del governo e della polizia - continua Kim - altrimenti non abbiamo chance".
Già nel corso delle primavere arabe la tecnologia divenne strumento nelle mani dei manifestanti, che iniziarono a diffondere le loro idee via Facebook, considerato un mezzo più veloce e sicuro per le comunicazioni.
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