"VORREI INCONTRARLO"

Migranti, Richard Gere contro Salvini: "Fa leva su paura e odio, è un baby Trump"

"Vorrei incontrarlo, sono sicuro che non è come si presenta in pubblico". E su Carola Rackete, dice, "chi salva vite è un eroe"

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"Matteo Salvini ha la stessa mentalità del presidente Trump, infatti io lo chiamo baby Trump. Usa la stessa ignoranza in senso radicale, fanno leva su paura e odio. Dobbiamo fermare Trump". Lo afferma il divo hollywoodiano Richard Gere, parlando dell'emergenza migranti, dopo essere salito a bordo della nave Open Arms. E poi aggiunge: "Vorrei incontrarlo, sono sicuro che non è come si presenta in pubblico. Avrà una famiglia, figli, genitori".

"Se il vostro ministro spendesse del tempo con quelle persone, ascoltasse le loro storie, i loro traumi familiari, cambierebbe la sua visione. Lui fa di un'emergenza umana un caso politico. Ma è cattiva politica", sottolinea il popolare attore a Il Corriere della Sera. "Ho ammirato invece il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: lei questo caso non può separarlo dalla sua coscienza".

"I leader politici - prosegue - stanno manipolando le menti facendo emergere il lato oscuro del dramma del nostro tempo. Ripeto: è una sfida, una sfida che si può vincere. Rendiamo il mondo un giardino. Non è la fine delle nostre democrazie. Non si tratta di religione. Siamo tutti uguali, dobbiamo essere trattati allo stesso modo. I migranti hanno le nostre stesse speranze e i nostri sogni".

A una domanda su Carola Rackete, il capitano della Sea Watch che ha infranto la legge entrando in acque italiane, Richard Gere risponde: "Non conosco i dettagli di questa vicenda, ma se un essere umano si adopera per salvare delle vite umane, e non arreca danno, lo considero un eroe, un angelo".