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Quota 100, missione fallita: ogni dieci uscite solo tre assunzioni

La stima dei Consulenti del lavoro: il ricambio generazionale solo in settori altamente specializzati. Calano i mutui nonostante i tassi ai minimi storici

agenzia

Il tasso di sostituzione tra chi entra e chi esce dal mondo del lavoro grazie a Quota 100 non supererà il 30%. Lo ha stimato l'Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro. Il pieno ricambio generazionale si avrà soltanto in ambiti altamente specializzati, come quelli dei meccanici e degli elettricisti. Per Confindustria il problema è trovare personale con competenze, assente sul mercato.

"Parte il ricambio generazionale!" aveva annunciato il vicepremier Luigi Di Maio a gennaio. Ma stando alle stime dei Consulenti, solo un giovane su tre pensionati entrerà nel mondo del lavoro. "Le imprese ne prenderanno al massimo due ogni dieci prepensionamenti" è la previsione al ribasso fatta al quotidiano Il Messaggero dall'economista Alberto Brambilla, ex consigliere economico della Lega e di Palazzo Chigi. "Ma saranno professionisti altamente tecnologici".

Per la riforma delle pensioni nel 2019 sono stati messi in bilancio 3,9 miliardi di euro, che saliranno a 8,3 nel 2020. Nel privato sono state presentate 60.479 domande. Nel pubblico invece a fine luglio 52.607 statali hanno chiesto il pensionamento anticipato. Di questi, undicimila dovrebbero uscire subito, ma al momento l'Inps ha autorizzato meno di ottomila domande.

Trend negativo per i mutui Numeri negativi sono anche quelli che riguardano i mutui, calati solo a giugno dell'11,9%, nonostante i tassi di interesse siano ai minimi storici (1% sul fisso e 0,33% sul variabile). Secondo gli esperti, le cause sarebbero il calo di surroghe, una maggior prudenza nell'acquisto e i salari più bassi.

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