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Sora, l'omelia anti-migranti del parroco: "Hanno telefonini e catenine al collo, da quali persecuzioni scappano?"

Il discorso di Don Donato Piacentini in occasione della processione per San Rocco: "Guardiamo la nostra città e la nostra gente"

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"Vanno a soccorrere persone che hanno telefonini o catenine e catene al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni. Ma quali persecuzioni?". E' l'inizio dell'omelia anti migranti pronunciata venerdì 16 agosto da Don Donato Piacentini, parroco di Sora, comune in provincia di Frosinone, in occasione della processione in onore di San Rocco. "Guardiamoci intorno, guardiamo la nostra città, la nostra patria. Guardiamo le persone accanto, che hanno bisogno e quante ne conosco io, sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita" ha concluso il prete.


Le parole del parroco sono state accolte da contestazioni ma anche da qualche applauso. Don Donato aveva in passato manifestato sui social network la sua simpatia nei confronti delle politiche di Matteo Salvini, arrivando anche a chiedere un incontro con il ministro degli Interni su Facebook.

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Il vescovo di Sora, il monsignor Gerardo Antonazzo, ha sconfessato il parroco e ribadito con la Caritas l'impegno per l'accoglienza dei migranti: "Uno dei cardini fondamentali della vita di San Rocco è stata la scelta evangelica del 'prima gli altri' per amore di Cristo povero e sofferente". La diocesi in un comunicato ufficiale ha definito le posizioni di Don Donato Piacentini come "discutibili scelte personali".

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