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Pesaro, operaio strangola la moglie e poi si impicca in garage: aveva ancora le chiavi di casa

Ai parenti la donna avrebbe confidato più volte le violenze subite dal marito geloso dal quale si era separata

ansa

Una lite violenta, ancora una voltascatenata dalla gelosia, è costata la vita a una donna di 42anni a Pesaro. L'ex marito l'ha inseguita in casa, l'haraggiunta in bagno e l'ha afferrata prima che lei tentasse difuggire attraverso la finestra del piano terra. L'haquindi scaraventa a terra, picchiandola e soffocandola con unasciugamano stretto intorno a naso e bocca per impedirle diurlare. E' stata questa la fine di Maria Cegolea, nazionalità moldava, ex badante,separata e madre di due figlie di 15 e 23 anni.

L'anno scorso, aveva allontanato da sé il marito Andrei Cegolea, 47 anni, operaio, perché per molti anni l'aveva picchiata e umiliata di fronte alle figlie, accusandola ogni volta di tradirlo con fantomatici amanti. Ma l'uomo, con la scusa di avere il diritto di vedere le figlie, aveva continuato a mantenere la chiave di casa e ad entrare tutte le volte che voleva.

Come sabato scorso, quando Andrei è arrivato nella zona intorno a mezzogiorno sapendo bene di trovare in casa solo l'ex moglie alla quale aveva chiesto di rientrare in casa per 15 giorni in mancanza delle due figlie partite per una vacanza in Moldavia. La donna si è rifiutata mettendolo alla porta.

Domenica Andrei Cegolea è tornato nella casa con il proposito di uccidere la moglie, visto che si era portato dietro una corda che prima non c'era nel capanno degli attrezzi. La lite è subito degenerata nella tragedia e nessuno dei vicini, tutti al mare, ha potuto sentire le grida di aiuto della donna e i tonfi provenire dalla casa. Dopo averla uccisa, l'uomo ha passato un po' di tempo in casa e poi si è impiccato senza lasciare biglietti o spiegazioni.

L'allarme è stato lanciato dalla figlia 23enne Nadia che non riusciva a contattare la madre né il padre. Così ha inviato dei cugini a controllare la casa, i quali hanno trovato il corpo senza vita di Maria, ma non Andrei. Che è stato rinvenuto oltre un'ora più tardi dai carabinieri all'interno del capanno degli attrezzi. Sul posto è intervenuto il magistrato di turno, Giovanni Narbone, che ha parlato di "omicidio-suicidio messo in atto con lucida premeditazione al culmine di liti per gelosia che la donna purtroppo non ha mai denunciato".

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