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La crisi affossa la Borsa, Piazza Affari chiude in forte calo | Fitch conferma il rating dell'Italia a BBB

Per gli analisti sull'Italia pesano "l'alto livello del debito pubblico", una crescita debole e "la crescente incertezza" legata all'attuale dinamica politica

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La crisi di governo affossa Piazza Affari che chiude in calo, con il Ftse Mib che ha perso il 2,48%, e brucia 15 miliardi di capitalizzazione. Sotto pressione le banche che hanno risentito delle tensioni sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund tedesco che, dopo aver toccato i 240 punti, ha archiviato la seduta a 238. Fitch lascia invariato il rating sull'Italia: BBB con outlook negativo.

La crisi di governo e lo spettro delle elezioni anticipate ha provocato tensione sul fronte obbligazionario con lo spread che si è portato ai livelli di giugno scorso con il rendimento del decennale italiano all'1,8%. Una fiammata che se persistesse potrebbe costare allo Stato oltre un miliardo in più in termini di maggiori interessi.

Fitch: "Su Italia pesano debito, Pil e incertezza politica" - Nella tarda serata di venerdì arriva anche il giudizio di Fitch che conferma il rating BBB dell'Italia con outlook negativo. L'agenzia in una nota spiega come l'outlook negativo rifletta "l'alto livello del debito pubblico", una crescita debole e "la crescente incertezza" legata all'attuale dinamica politica.

L'agenzia di rating Fitch prevede infatti per l'Italia un Pil in crescita quest'anno dello 0,1%, in rallentamento rispetto al +0,9% del 2018 e stima per il 2020 una crescita dello 0,5%. Per il 2021 è atteso invece un Pil in aumento dello 0,4%. Sul fronte del debito pubblico, Fitch prevede salga al 134,7% del pil nel 2021 dal 132,2% del 2018.

Fitch: "Rischi se futuro governo si allontanerà da regole Ue"  - L'agenzia di rating ipotizza poi diversi possibili scenari per l'Italia a seconda delle potenziali prossime scelte politiche. Se "dovessero esserci elezioni anticipate - spiega ancora nella nota - ci sono potenziali vantaggi moderati per la sostenibilità del debito nel medio termine nel caso in cui il nuovo governo sia più stabile e abbia un orizzonte più lungo" sul fronte del bilancio e porti avanti "politiche a sostegno della crescita. Al contrario ci sono rischi al ribasso se il futuro governo dovesse optare per un disimpegno dalle regole di bilancio della Ue e se si assumesse rischi sul fronte della stabilità dei mercati finanziari". 

La crisi, l'economia e il giudizio degli analisti - Dopo il "verdetto" di Fitch, il 6 settembre l'Italia riceverà il giudizio di Moody's, mentre il 25 ottobre sarà la volta di S&P. La situazione politica italiana ha colto di sorpresa gli analisti finanziari che fino a un giorno fa ipotizzavano un ritorno alle urne "non prima della primavera del 2020". Tra di loro c'è grande attenzione per i prossimi appuntamenti con l'indicazione del commissario europeo e la prossima manovra finanziaria. Ricco il calendario delle scadenze che vanno dal 27 settembre, con la presentazione in Parlamento dell'aggiornamento del Def, alla presentazione della manovra a Bruxelles che dovrà a sua volta replicare entro il 30 novembre.

C'è poi la questione dell'aumento dell'Iva che, secondo gli analisti, un "nuovo governo potrebbe non avere il tempo sufficiente di evitare". Sullo sfondo resta l'incertezza anche sull'esito di "eventuali elezioni anticipate e sui rapporti futuri con la commissione europea".

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