FOTO24 VIDEO24 2

Latina, ritrova il cane sparito otto anni fa: lacrime di gioia nel momento del ricongiungimento

A restituire il chihuahua alla sua padrona ci hanno pensato le guardie zoofile ambientali Norsaa. Indagini in corso per ricostruire l'accaduto

guardie-zoofile-ambientali-norsaa-latina

Incredulità e gioia sono il mix esplosivo delle lacrime che a fiotti rigano il volto della padrona che dopo 8 anni riabbraccia il suo chihuahua. Protagoniste di questa storia da Libro Cuore sono Silvia e il cane Maya. Tutto inizia nel 2011, quando il cucciolo scompare da casa. "E' scappato? E' stato portato via? E' svanito nel nulla": passano otto anni di silenzio e speranza finché Maya non viene restituita alla sua padrona. Tutto è stato possibile grazie alle guardie zoofile ambientali Norsaa di Latina. Il cane era stato trovato vagante e il microchip ha permesso di riportarlo a casa. Un momento commovente quello del riconoscimento che sfocia in un pianto liberatorio.

Le lacrime di gioia della padrona che riabbraccia il suo cane sparito otto anni fa

1 di 8
2 di 8
3 di 8
4 di 8
5 di 8
6 di 8
7 di 8
8 di 8

Dopo la sparizione di Maya, la sua padrona ha provato a cercarla ovunque. Ma non le restava che fare denuncia di smarrimento e sperare. Per otto lunghi anni di Maya nessuna traccia, finché ai primi di agosto Silvia riceve una telefonata dalle guardie zoofile ambientali. Un cane rinvenuto vagante è di sua proprietà.

"Silvia è incredula, la sua Maya è ancora viva e sta per tornare da lei", si legge nel post su Facebook del Norsaa di Latina che, con foto, testimonia il momento di ricongiungimento tra le due.

Grazie al microchip si è arrivati a Silvia, il legittimo proprietario, "anche se - raccontano gli operatori - non è stato facile contattarla, perché il numero fornito anni fa al momento dell'iscrizione in anagrafe canina non era più attivo". 

Un lieto fine che non spazza via il mistero intorno a ciò che è stato di Maya per otto anni. Indagini sono in corso per ricostruire tutta la storia. "Di certo, c'è stata un'appropriazione indebita - spiegano le guardie zoofile, - dal momento che il cane era regolarmente censito con microchip all'Anagrafe Canina della Regione Lazio".

Espandi