Lega, Movimento 5 stelle e Forza Italia contro Cinzia. Il personaggio transessuale nato dalla penna del fumettista Leo Ortolani è al centro delle polemiche dopo la decisione dello staff di Lucca Comics & Games di ospitare il musical basato sulla graphic novel a lei dedicata. La scelta non è piaciuta ad alcuni consiglieri comunali delle tre forze politiche, che hanno espresso perplessità sull'argomento.
Lucca Comics & Games è la rassegna dedicata al fumetto, all'animazione e ai videogiochi che si tiene tutti gli anni nella città toscana. L'edizione 2019, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre, si intitolerà Becoming Human e metterà al centro la diversità e l'accettazione di se stessi e degli altri. Tema che Cinzia, "che non vuole essere altro che se stessa" come l'ha definita Ortolani, rappresenta alla perfezione. Comparsa per la prima volta tra le vignette del fumetto Rat-Man nel 1989, Cinzia Otherside (questo il suo nome completo) si è guadagnata presto la simpatia dei lettori fino a diventare uno dei personaggi più amati della serie.
"La diversità dovrebbe essere spiegata in altri termini, non vorremmo che ci fosse una deriva verso la cultura gender" ha dichiarato la consigliera di Forza Italia Simona Testaferrata.
Della stessa idea è il leghista Giovanni Minniti: "Mi lascia perplesso il tema, se ne potevano scegliere altri. Affrontare questi temi è pericoloso, bisognerebbe stare attenti". "E' estremamente grave che l'amministrazione utilizzi i Comics per propagandare le aberrazioni dell'ideologia gender che nega la differenza precostituita per natura tra uomo e donna per attribuire all'individuo il potere di determinare la sua identità sessuale" ha aggiunto l'esponente del Carroccio in una nota. Infine per il consigliere pentastellato Massimiliano Bindocci "su questi temi c'è un'estrema discrezionalità. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario".
"Il festival vuole essere lo specchio della nostra community, tante persone diverse che imparano a confrontarsi", è la reazione del direttore generale della fiera Emanuele Vietina. "Siamo certamente aperti al dibattito, anche se non capiamo questi attacchi. La famiglia tradizionale non è sotto attacco, anzi. Lo spettacolo su Cinzia sarà di rara delicatezza". Più dura invece la replica della consigliera comunale Silvia Del Greco: "È una polemica sterile. Cinzia è uno dei romanzi a fumetti più importanti degli ultimi dieci anni. La cosa che riteniamo più presuntuosa e inopportuna è la critica per la scelta di un libro che presumiamo che il consigliere Minniti non abbia letto, non si dettano linee di indirizzo allo staff artistico di un festival. Lucca è una città aperta ad ogni forma artistica, e non sarà certo un partito politico a mettere paletti o censure a un artista conosciuto nel mondo per la sua indubbia capacità".
Il fumettista Leo Ortolani ha affidato il suo parere a un post: "Siete delle pazze" si legge sul suo profilo Facebook.
Anche Bao Publishing, la casa editrice del fumetto, ha pubblicato sul social network la propria reazione. "Chiunque abbia letto Cinzia di Leo Ortolani sorriderà all'idea che possa essere considerata una storia 'scabrosa' o 'inopportuna' e non vediamo l'ora che lo spettacolo vada in scena, a Lucca, questo autunno. Questo tipo di polemiche, inevitabili, sono il segnale che di certi temi c'è bisogno di parlare ancora di più. (Almeno....30 centimetri in più)".