Lo Zoo di Berlino presenta "Resistenze Elettriche"
Popular incontra Andrea Pettinelli, musicista, produttore e co-fondatore del progetto
Il vinile sembra sempre più vivere una seconda giovinezza, non soltanto per la ristampa di grandi classici del passato, ma anche per le novità discografiche. E' infatti un progetto creato appositamente per il vinile, "Resistenze Elettriche" nuovo lavoro de lo Zoo di Berlino. La band recentemente si è dedicata a diversi progetti, tra cui la ristampa rimasterizzata di "Area 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!" ed il nuovo album di Patrizio Fariselli, "100 Ghosts", usciti per la Warner Italia. "Resistenze Elettriche" è un progetto speciale, realizzato in collaborazione con New Model Label e distribuito da Goodfellas. Il disco è un vero e proprio concept album Andrea Pettinelli, musicista, produttore e co-fondatore dello Zoo di Berlino, parla della scelta del vinile come supporto del progetto...
"L'idea del vinile - dice Andrea - rispecchia il nostro modo di operare, non è qualcosa di nostalgico, ma un'occasione per comunicare meglio con chi ascolta e fruisce di questo progetto. Il ricorrere ad un disco in vinile, con un lato A ed un lato B, rispecchia il nostro percorso artistico, ci sembra non soltanto una chiave interessante, ma anche un modo diverso di fare musica, che per molti versi è ancora da scoprire e valorizzare".
La collaborazione con Patrizio Fariselli, cosa ha rappresentato per voi'...
Fariselli ai tempi degli Area, compose un brano che si intitolava "Gerontocrazia", dove si immaginava un mondo governato dalla saggezza delle persone anziane, per noi era chiaro che nel corso della sua carriera dopo tante esperienze maturate come musicista, decidesse di collaborare con una band di una generazione diversa. La nostra prima collaborazione con lui risale ai tempi di "Area, Variazioni per Pianoforte", album di piano "solo" che presentava i brani degli Area con nuovi arrangiamenti. Realizzammo il disco nel castello di Maenza, perché Patrizio voleva una location diversa da quella "classica" dello studio. Curammo una serie di effetti che servivano a diminuire o aumentare il riverbero nella stanze del castello, Fariselli fu molto soddisfatto del risultato finale, e decise di dare vita ad una collaborazione che è arrivata fino ad oggi.
Vi occupate di tutta la "catena produttiva" del disco?
Sì, direi che abbiamo fatto di necessità virtù, un gruppo che oggi fa una scelta non "mainstream", si deve organizzare in una forma editoriale che ci permetta di coprire tutta la "filiera" che porta alla realizzazione di un prodotto musicale. Devo dire che per noi curare tutti questi aspetti è stato particolarmente formativo, aiutandoci ad essere consapevoli di tutti gli aspetti, non solo produttivi ma anche musicali, un modo di lavorare che ci ha permesso di avere una visione molto più approfondita della performance e della scrittura. Ci siamo ispirati alla "Cramps" mitica etichetta del grande Gianni Sassi, dove Cramps era l'acronimo di: comunication, recording, advertising, publishing e service, noi attingendo a piene mani da quella esperienza, abbiamo creato una nostra realtà che ci permette di seguire il processo della realizzazione del disco.
"Resistenze Elettriche" da un punto di vista sonoro e compositivo anticipa i due prossimi lavori del gruppo, vale a dire: il secondo capitolo della trilogia del "Rizoma" e l'annunciato "Pops!" e anche l'album tributo al rock italiano anni '70 in cui Lo Zoo di Berlino riprende alcuni classici ospitando sia gli interpreti e musicisti originali sia special guest della scena italiana e non di oggi. L'artwork di "Resistenze Elettriche" è di Mauro Biani, fumettista ed illustratore per Il Manifesto, L'Espresso, Internazionale, Le Monde e diverse altre testate.
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