Un ristorante gourmet sotto le stelle per la Cena dei Mille 2019
Il centro storico di Parma è pronto ad accogliere gli Chef stellati che si prodigheranno nella preparazione di una cena speciale i cui proventi andranno alle famiglie in difficoltà
Una cena solidale per mille persone, tra le stelle della cucina. Domani, 3 settembre, nella città ducale torna la Cena dei Mille, evento che rientra nell’ambito del Settembre Gastronomico, progetto corale per la promozione delle filiere di prodotto made-in-Parma, voluto dal Comune di Parma e dalla Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e Parma io ci sto! e con il supporto di Destinazione Turistica Emilia.
Domani sera, il centro storico di Parma si trasformerà ancora una volta in un
ristorante gourmet sotto le stelle: una tavolata lunga 500 metri si snoderà tra
Piazza Garibaldi e Strada della Repubblica, pronta ad accogliere
mille ospiti. Il tutto con una nobile finalità benefica: la cena, infatti, contribuirà a raccogliere fondi a favore dell’
Emporio Solidale di Parma, realtà nata nel 2010, che assiste oggi oltre mille famiglie in difficoltà.
La proposta gastronomica è di grande livello. Sia per l’
eccellenza delle materie prime – la sfida consiste nel valorizzare in modo originale un patrimonio unico, che spazia dalle DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma alla pasta, dal pomodoro alle alici di Parma – sia per gli
chef coinvolti. Si comincia dalla
squadra di Parma Quality Restaurants, capitanata dallo
chef Enrico Bergonzi,
che rappresenta la migliore espressione dell’alta cucina parmense: ne fanno parte gli chef stellati
Massimo Spigaroli, che è anche Presidente della Fondazione
Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, e
Terry Giacomello.
Al fianco di
Parma Quality Restaurants, lavorerà poi una rappresentanza di
Chef To Chef, il consorzio dei
50 migliori chef dell’Emilia-Romagna: a impreziosire la
Cena dei Mille, con il proprio estro in cucina, saranno gli chef stellati
Isa Mazzocchi e
Daniele Repetti, in arrivo da Piacenza, e gli chef reggiani
Gianni D’Amato e
Andrea Incerti Vezzani (una stella Michelin). A rappresentare il mondo dell’alta pasticceria ci sarà invece lo chef pâtissier
Claudio Gatti (dell’atelier dolciario
Pasticceria Tabiano).
Ma la figura più attesa, la
guest star (che firmerà il dessert della cena) è
Norbert Niederkofler, il
tristellato chef “mente cucinante” del
St. Hubertus, il ristorante dell’hotel
Rosa Alpina a San Cassiano, in Val Badia (Bolzano), e fautore della
filosofia etica e sostenibile conosciuta come “
Cook The Mountain”. Nell’Olimpo dei dieci tristellati Michelin presenti in Italia, Niederkofler raccoglierà idealmente il testimone di Carlo Cracco, grande protagonista della scorsa edizione.
Una città, Parma, per la quale lo chef sud tirolese nutre un affetto speciale. «
A Parma, nel novembre 2017, Michelin Italia mi ha insignito con la terza stella: il coronamento di un percorso professionale iniziato da giovanissimo, nel piccolo hotel di famiglia in Alto Adige, proseguito studiando e maturando esperienze in cucina tra Germania, Regno Unito, Svizzera, Italia e Stati Uniti, al servizio di grandi maestri, e culminato nel 1996 con l’apertura di un mio ristorante, il St. Hubertus, dove utilizzo solo ingredienti locali e promuovo i tesori naturali delle Dolomiti. Al di là dei ricordi personali, Parma, per il suo patrimonio gastronomico, che tutto il mondo le invidia, per le sue tradizioni culinarie, per la presenza di tanti piccoli artigiani del gusto è una città impossibile da non apprezzare per chi ha scelto di fare della cucina la propria vita», ha così affermato in occasione della presentazione della cena, qualche mese fa.
Per il dessert, lo chef rivisiterà un dolce della
tradizione altoatesina: una nota di freschezza e di leggerezza nello spartito gastronomico della serata. «
Sarò fedele al mio motto ‘Cook The Mountain’, selezionando materie prime della mia terra, l’Alto Adige: penso ai frutti di bosco che impiegherò per il dessert. Per me, ogni chef deve farsi promotore della tutela del territorio in cui vive. E qui si innesta il concetto di sostenibilità: sostenibilità intesa come riscoperta di ciò che è locale, come rispetto della biodiversità, come non spreco e come utilizzo intelligente degli ingredienti, anche a più riprese».
www.parmacityofgastronomy.it
Di
Indira Fassioni
SU TGCOM24