Andrea Loro è in semilibertà e potrà iniziare un lavoro dopo sei anni di carcere per tentato omicidio. Così ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Venezia sul 40enne trevigiano, che, nel 2013, aveva strangolato e dato fuoco alla moglie Matilde Ardia, simulandolo come un incidente. La donna fortunatamente si è salvata. Soddisfatto della decisione l'avvocato difensore: "Questo caso - dice Lorenza Secoli - dimostra che il carcere permette il reinserimento nella società a chi ha sbagliato". Opposta invece la posizione della vittima: "Mi sento ferita come donna e come madre" ha detto dopo la concessione della semilibertà. La 37enne originaria di Salerno,ora ex moglie, dice "di parlare a nome di altre donne" e non si rassegna.
All'epoca dei fatti, nel 2013, l'aggressione fu giustificata dall'uomo nella "scarsa dedizione della donna alla casa e ai due figli". La donna si salvò per miracolo grazie all'allarme dato da un passante che vide una colonna di fumo alzarsi dall'auto.
In questi anni Andrea Loro si è dimostrato un "detenuto modello - come spiega il suo difensore - Ha seguito corsi sulla violenza di genere che gli hanno permesso di superare la rabbia, diventando "un uomo nuovo". "La semilibertà è il premio per un comportamento cristallino". Loro uscirà di prigione al mattino per farvi rientro alla sera: l'uomno ha già trovato un impiego presso una ditta della zona ma il regime di semilibertà scatterà solo alla fine del mese di agosto. Loro invece finirà di pagare i conti con la giustizia nel 2023.