Ryanair calcola 1.500 esuberi tra piloti e personale di bordo e nel giro di due settimane metterà a punto i piani sulle uscite. Lo ha annunciato l'amministratore delegato Michael O'Leary, spiegando che la compagnia aerea ha bisogno di 1.500 posizioni in meno tra piloti ed equipaggio di quanto inizialmente previsto. La decisione è stata presa a causa del calo degli utili, dei ritardi nei piani di espansione dovuti allo stop del Boeing 737 Max e in vista dell'effetto Brexit.
Già il 29 luglio, dopo la diffusione della trimestrale, O'Leary aveva preannunciato tagli al personale, ma senza specificarne l'entità. In un videomessaggio, invece, l'a.d. ha stimato oltre 500 esuberi tra i piloti e circa 400 fra gli assistenti di volo, aggiungendo che sempre in queste categorie ci sarà bisogno di circa 600 posizioni in meno la prossima estate rispetto a quanto preventivato nei piani di assunzione.
Le lettere di licenziamento diventeranno effettive in tre intervalli di tempo: i primi lasceranno la compagnia a settembre, altri perderanno il lavoro a ottobre, mentre gli ultimi dovranno abbandonare il posto subito dopo Natale. "Nelle prossime due settimane faremo del nostro meglio per ridurre al minimo le perdite di posti di lavoro, ma alcuni in questa fase sono inevitabili", ha dichiarato O'Leary.