PARLA IL TYCOON

Usa, Trump: "Ok i negoziati con la Cina, ma da settembre nuovi dazi"

Si tratta di "una piccola tariffa aggiuntiva del 10% sui rimanenti 300 miliardi di dollari di merce e prodotti provenienti dalla Cina", ha spiegato il presidente degli Stati Uniti

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Il presidente americano Donald Trump ha definito "costruttivi" i recenti negoziati commerciali con la Cina, ma ha tuttavia annunciato che dal primo settembre gli Stati Uniti imporranno nuovi dazi a danno dei prodotti del gigante asiatico. Si tratta di "una piccola tariffa aggiuntiva del 10% sui rimanenti 300 miliardi di dollari di merce e prodotti provenienti dalla Cina", ha riferito il tycoon.

"Bomba" sui mercati - Una mossa caduta come una bomba sui mercati: il petrolio ha perso il 6% a New York e i principali indici borsistici di Wall Street sono andati in rosso. Ma il tycoon ha deciso di usare questa ulteriore leva di pressione per accelerare trattative che vanno a rilento e promesse non mantenute.

Trump e le "promesse mancate" di Pechino - "I nostri rappresentanti sono appena tornati dalla Cina dove hanno avuto colloqui costruttivi legati al futuro accordo commerciale. Pensavamo di avere un accordo con la Cina tre mesi fa ma purtroppo ha deciso di rinegoziarlo prima di firmarlo", si lamenta il presidente. Poi rincara la dose: "Più recentemente la Cina aveva concordato di acquistare prodotti agricoli dagli Usa in grande quantità ma non lo ha fatto. Inoltre il mio amico presidente Xi aveva detto che avrebbe fermato la vendita di Fentanyl in Usa ma questo non è mai avvenuto e molti americani continuano a morire!", prosegue, annunciando quindi le nuove tariffe.

"Non vediamo l'ora di continuare il nostro dialogo positivo con la Cina su un accordo commerciale completo e penso che il futuro tra i nostri due Paesi sarà molto luminoso", conclude con tono apparentemente sarcastico.

I timori di Trump - In realtà il tycoon teme che Pechino giochi a prendere tempo, confidando in una sua posizione più conciliante in piena campagna elettorale, quando dovrà rendere conto delle sue promesse, o nella vittoria di un candidato democratico alle presidenziali del 2020. "Cina, Iran ed altri Paesi stranieri - ha detto infatti Trump - stanno guardando ai candidati democratici e 'sbavando' per la piccola prospettiva di poter trattare con loro in un futuro non troppo distante. Vorrebbero poter spennare i nostro amati Stati Uniti come non mai prima".