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Al governo in Francia, Di Maio: "Valutare se togliere la cittadinanza a Gozi"

La richiesta di revoca in una lettera della Meloni a Conte. L'ex sottosegretario dei governo Renzi e Gentiloni: "Attacchi sorprendenti, mi auguro passi presto questo periodo di follia anti francese"

© tgcom24

"Tu lavori per il governo, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron. Bisogna valutare se togliergli la cittadinanza". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio a proposito di Sandro Gozi, l'ex sottosegretario agli Affari europei per i governi Renzi e Gentiloni, e ora "consigliere" del primo ministro francese Philippe per la stessa materia.

Per Di Maio è "inquietante" che "un nostro sottosegretario (del Pd) adesso diventa esponente di un governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi configgenti". E' stata la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a chiedere con una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte di revocare la cittadinanza italiana a Gozi.

"Sto sentendo troppi no dalla Lega, mi auguro che arrivi qualche sì", aggiunge il vicepremier Di Maio, a margine dell'evento per i navigator ai giornalisti che gli chiedono se accetterà un'approvazione della riforma della giustizia con la formula salvo intese. "E' sicuramente una proposta che si deve approvare in Consiglio dei ministri e non vedo perché la Lega si debba opporre. Sono anni che si dice che si devono ridurre i tempi dei processi. Ci siamo, approviamola", dichiara Di Maio.

Gozi: "Attacchi sorprendenti, Italia sconnessa da ciò che accade in Europa" - "Quando leggo: altro tradimento, via la nazionalità italiana, mi viene da pensare: mamma mia come siamo caduti in basso in Italia. Sono le stesse polemiche che c'erano quando i primi calciatori italiani, come Zola, venivano acquistati dalle squadre estere". E' quanto dichiarato da Gozi ai microfoni della trasmissione "L`Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus, emittente dell'Università Niccolò Cusano. "Io - ha sottolineato - sono consigliere per gli Affari europei del primo ministro, non è che sono ministro del governo francese. Mi aspettavo delle critiche, ma sono rimasto sorpreso da tutto questo scalpore. Vuol dire che l'Italia è totalmente sconnessa da quello che accade in Europa. Quello che è successo con me è successo con tanti altri".

"La cosa paradossale - ha detto ancora l'ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni - è che oggi c'è uno spirito antifrancese e anti-Macron in Italia che è assurdo perché se c'è un Paese che Macron ama è l'Italia, c'è grande ammirazione da parte dei francesi per l'Italia. Credo che Italia e Francia abbiano valori e interessi talmente comuni che dovrebbero lavorare insieme. Io spero che questo periodo di follia anti francese spero che passi il prima possibile".