Intervento provvidenziale

Usa, poliziotto salva un bambino con la rianimazione cardiopolmonare

L'intervento provvidenziale ha dato modo ai vigili del fuoco di arrivare per portarlo nel più vicino centro medico

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Un agente di polizia a Sandusky, nell'Ohio, ha praticato la rianimazione cardiopolmonare per far riprendere a respirare un neonato, dopo la telefonata allarmata della madre al Dipartimento di Polizia. Accorso sul posto, Evan Estep si è accorto che il bambino non respirava, non c'erano pulsazioni e la sua pelle stava iniziando a diventare bluastra: si è resa quindi necessaria la RCP, che ha permesso al piccolo di tornare a respirare e ha dato il tempo ai vigili del fuoco di arrivare per portarlo al Firelands Regional Medical Center.

La madre del neonato, Kayla Monk, ha raccontato ai media che il figlio è nato prematuro, a 34 settimane, gli era stato diagnosticato l'emofilo dell'influenza ed era stato dimesso da poco da un reparto di terapia intensiva neonatale. La donna ha poi ringraziato polizia e vigili del fuoco per aver salvato la vita del bambino e lo stesso capo della polizia John Orzech ha elogiato sia il lavoro dell'agente sia quello dei pompieri.