Cc ucciso e post "Uno di meno", la prof di Novara: "Non l'ho scritto io", la Procura indaga per vilipendio
La sua giustificazione non le ha evitato neanche il procedimento disciplinare messo in campo dall'Ufficio scolastico regionale del Piemonte
"Quel post non l'ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose". Lo afferma Eliana Frontini, l'insegnante di Novara nella bufera per la frase "uno di meno" pubblicata su Facebook e riferita alla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. "Per motivi che spiegherò solo a chi di dovere, mi sono assunta una responsabilità non mia", sostiene. Contro di lei scatta l'indagine per vilipendio della Procura di Novara, dopo che scuola e Ordine dei giornalisti hanno aperto due provvedimenti disciplinari.
Aperto un fascicolo in Procura - Il reato ipotizzato dalla Procura di Novara per il post è quello di vilipendio delle forze armate. "Dobbiamo fare accertamenti a fronte delle ultime notizie", dicono in Procura. La Frontini è stata denunciata per diffamazione da alcuni sindacati di polizia. E lei, sottolineando che la responsabilità di quel post non è sua, precisa: "Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente sono stati usati il mio account e il mio computer".
"Comunicherò il nome di chi ha agito" - "Non l'ho detto prima perchè non credevo che la vicenda assumesse questo peso", sottolinea l'insegnante, che dopo il polverone sul suo post ha cancellato il suo profilo da Facebook. "Ho subito chiesto scusa, anche se mi rendo conto che si tratta di ben poca cosa rispetto alla gravità di quelle affermazioni. Ora, però, è il caso di riportare la vicenda alle sue dimensioni reali".
A scrivere il commento potrebbe essere stato un famigliare. "Non ho scritto io quel post", si limita a ribadire, "e quando verrò sentita dall'Ufficio scolastico territoriale o eventualmente da altri organi, comunicherò il nome della persona che ha agito. Una persona che è pronta ad assumersi le sue responsabilità".
Avviato un procedimento disciplinare - L'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha notificato alla prof l'apertura di un procedimento disciplinare per la frase postata. La docente, che è stata
convocata il 2 settembre dall'Ufficio procedimenti disciplinari dell'Ufficio scolastico regionale, è accusata di avere tenuto una "condotta gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell'immagine della scuola".
Anche l'Odg prende provvedimenti - L'Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti della docente, iscritta all'Ordine dal 1996. Il Consiglio di disciplina, che disporrà "l'immediata convocazione" della donna, valuterà le eventuali violazioni dei principi deontologici che fanno capo al testo unico dei doveri del giornalista nell'uso di tutti gli strumenti di comunicazione.
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