A bordo di motociclette e con mitragliatrici pesanti montate su jeep e pickup, terroristi islamici di Boko Haram sono tornati a colpire in Nigeria, facendo irruzione ad un funerale e sparando sulla folla. Almeno 60 morti il bilancio dell'attacco. L'assalto è avvenuto in un villaggio nei pressi di Maiduguri, capoluogo dello stato settentrionale a maggioranza islamica del Borno.
Secondo quanto riferito si sarebbe trattato di una rappresaglia nei confronti degli abitanti del villaggio che avevano respinto un attacco di Boko Haram nell'area due settimane fa.
La scorsa settimana i nigeriani hanno ricordato il trentesimo anniversario della nascita di Boko Haram, un esercito fondamentalista che ha ucciso decine di migliaia di persone, sfollato milioni di persone creando una delle più gravi crisi umanitarie al mondo.
Sconfitta militarmente sul territorio alcuni anni fa, la sanguinaria setta ha ricominciato una escalation di attacchi nei suo tradizionali territori, nel nord-est della Nigeria, dopo avere esteso la sua guerra anche ai vicini Niger, Ciad e Camerun. In 10 anni di terrorismo, Boko Baram (nome che vuol dire "Ciò che è straniero è impuro") ha provocato la morte di decine di migliaia di civili, almeno due milioni di sfollati, ha rapito centinaia di ragazze convertendole forzatamente all'islam e dal 2015 è indicata come l'organizzazione terroristica più sanguinaria al mondo dal think tank Institute for Economics and Peace.