Due giorni di seduta fiume per i consiglieri regionali della Lombardia per l'assestamento di bilancio 2019-2021 e la tensione tra Lega e M5s sfocia in rissa sulla proposta del Carroccio di reintrodurre l'obbligo di sepoltura dei feti anche senza la richiesta della donna. Al culmine della discussione su questo tema etico, intorno alle 23 del 25 luglio, il leghista Marco Colombo si scaglia contro il collega del Movimento 5 Stelle Dario Violi. Il contatto fisico è stato impedito dai presenti, ma le immagini della bagarre sono finite in Rete, non senza alimentare polemiche. Per la cronaca, emendamento ritirato.
I fatti Il video del parapiglia è stato pubblicato anche sulle pagine social del MoVimento 5 Stelle Lombardia.
La discussione si è accesa poco prima delle 22.30 su un emendamento, presentato dal consigliere della Lega Massimiliano Bastoni che ripropone l'obbligo di sepoltura a spese dell'Ats "di nati morti e prodotti del concepimento il cui parto e aborto sia avvenuto in una struttura sanitaria accreditata sul territorio comunale, anche quando l'età presunta del concepito sia inferiore alle 28 settimane nel caso in cui il genitore non provvedano".
Un emendamento inaccettabile per le opposizioni, perché tratta un tema che non rientrerebbe nelle norme di bilancio, su cui ogni consigliere ha una sensibilità diversa e su cui sarebbe stato negato il voto segreto. La discussione in Aula si è così fatta talmente accesa che dallo scontro verbale si è arrivati quasi allo scontro fisico tra consiglieri del M5S e della Lega; a questo punto il presidente Alessandro Fermi ha dovuto sospendere la seduta e rimandare la discussione perché "non c'erano le condizioni per proseguire".
I leghisti accusano i pentastellati di aver dato il via alla rissa con le invettive lanciate dai banchi. In un crescendo poco consono all'Aula.
E a seguito del duro faccia a faccia tra Colombo e Violi, tra gli intervenuti, tra i quali lo stesso Bastoni, ad avere la peggio è stato il consigliere di Energie per l'Italia Manfredi Palmeri, che si era proposto come paciere insieme al popolare Luca Del Gobbo.
Le scuse del pentastellato Violi "Oggi le mie scuse vanno alle donne! - ha scritto via Facebook il consigliere M5s Dario Violi. - Si sta già parlando fin troppo di ciò che è accaduto durante la seduta-fiume sull'assestamento di bilancio 2019-2021. Ciò che nessuno ha detto è che avremmo dovuto aver cura e rispetto del tema affrontato, cioè la sepoltura dei feti e di tutte le donne che hanno vissuto un momento così triste e delicato. E per questo mi scuso; nessuna donna, nessuna madre, dovrebbe mai essere accostata ad una scena come quella vista in Consiglio".
Da qui la promessa: "Le mie scuse non si fermano di certo alle parole, mi sto già muovendo per poter devolvere l'importo del gettone di presenza della seduta consiliare a favore di chi accompagna le donne in questi momenti così delicati".
Emendamento ritirato Dopo la sospensione dei lavori a causa di una rissa sfiorata tra Lega e del M5S, i lavori nell'Aula del Pirellone sono ripresi con un importante premessa. "Ieri sera abbiamo dato prova di un brutto spettacolo", ha detto il presidente del consiglio Alessandro Fermi chiarendo che "la presidenza si riserva di prendere provvedimenti disciplinari" dopo aver ricostruito con esattezza la vicenda e chiedendo a Massimiliano Bastoni (Lega) di ritirare l'emendamento sulla sepoltura dei feti da cui era nata la bagarre ieri sera. Un clima "mai visto in questo anno", ha detto ancora Fermi.
Il consigliere del Carroccio Massimiliano Bastoni, pur rivendicando una "battaglia che ci vede convinti al 100%" e che "abbiamo presentato con grande onore e orgoglio", ha accettato la proposta di ritirare l'emendamento. "Un senso di responsabilità nei confronti di questa Aula e dei cittadini lombardi. C'era il provvedimento del bilancio innanzitutto da far passare", il commento del leghista. Con l'affondo finale: "Il comportamento del collega del M5S Dario Violi è stato vergognoso e inaccettabile", perché in qualità di membro dell'ufficio di Presidenza "deve avere un ruolo di garanzia".