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Gelo tra Salvini e Conte: sfida sulla Manovra | M5s frena sulla flat tax: la progressività è irrinunciabile

I vicepremier: "Si va avanti con il governo" ma restano troppi nodi da sciogliere. Il leghista: "Restiamo se tagliamo le tasse. Tria? Non deve fare una manovricchia"

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Si pensa alla Manovra e ora il gelo è fra Salvini e Conte. Il vice non le manda a dire al premier su Tav e ventilato ribaltone. Conte (con Di Maio e Tria) incontra le parti sociali, dicendo che i lavori "ufficiali iniziano ora", derubricando il vertice al Viminale. I pentastellati depotenziano la flat tax con un taglio al cuneo fiscale da 4 mld e rilanciano il principio di "progressività" come irrinunciabile. Salvini: "Restiamo se tagliamo le tasse"


Le incognite che pesano sul governo sono ancora molte e creano contrasti tra Conte e Salvini. Dalla questione autonomie alla Gronda, fino al rebus sul commissario europeo. Mentre ancora è caldo il tema rimpasto. Se Salvini rinfaccia a Di Maio le scelte di Toninelli (accusato di aver detto troppi no), il leader del M5s si scaglia contro Bussetti e Centinaio, ministri rispettivamente di scuola e agricoltura.  
 
Sull'autonomia, invece, la prossima settimana si affronterà la questione fiscale, ma ancora si discute sui beni archeologici.
 
Nonostante i numerosi nodi che incrinano i rapporti tra i due vicepremier, Salvini ha dichiarato, dopo aver incontrato Di Maio, che il governo andrà avanti. Il rischio è ora che i due leader possano procedere escludendo Conte, anche se ciò è stato smentito dagli stessi leghisti. La durata del governo dipenderà dalla realizzazione di cose concrete, rispondono dalla Lega dove però chiedono un premier che eviti protagonismi.

Salvini: "Restiamo al governo se si abbassano le tasse" - Nella serata di giovedì Salvini rincara la dose. "Non è il momento delle cose a metà, delle mezze misure, delle manovrine. O siamo tutti d'accordo o stare al governo per perdere tempo non mi interessa", ha spiegato infatti dal palco della Festa della Lega di Golasecca (Varese). "Non mi sono piaciute le dichiarazioni di Tria sul rispetto dei diktat europei - ha quindi aggiunto -. La Lega sta al governo se tagliamo le tasse a tanti, non per perder tempo. Se il ministro dell'Economia pensa di fare una manovra economica da robetta, non sara' il nostro ministro dell'Economia".

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