Non sarà nel cast della nuova stagione di "The New Pope" di Paolo Sorrentino, ma tornerà nei panni di Leonardo Notte, personaggio cult della serie tv "1992" e "1993", il quale sarà "più vivo che mai" in "1994". A dare questi annunci al Giffoni Film Festival è Stefano Accorsi, che mancava dalla kermesse da 20 anni e che, acclamatissimo da tutti i partecipanti alla 49ma edizione, parla dei suoi futuri progetti.
In primis l'apprezzatissima trilogia dedicata a Tangentopoli e alla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Nel finale di "1993", il suo personaggio Leonardo Notte, giace esanime sull'asfalto colpito da un proiettile che sembra mortale. "Leonardo Notte torna in 1994 e sarà più vivo che mai", dice Accorsi per tranquillizzare i fedelissimi della serie: "Innanzitutto possiamo dire che è vivo. Cambierà? Mah, cambiare totalmente lo stile di un personaggio così non è possibile", e aggiunge: "Notte diventa, ma lo era già... un personaggio 'liberatorio'".
Niente da fare invece sul set di "The New Pope". L'attore 49enne, che era fra gli italiani presenti nella serie firmata da Paolo Sorrentino non sarà nel cast: "C'è stato un rimaneggiamento dei copioni", ha semplicemente spiegato Accorsi, che sul set, in ogni caso, ci è stato e ha interpretato il ruolo di presidente del Consiglio.
Non solo televisione, ma anche cinema nel futuro prossimo di Accorsi. Dopo 'Le fate ignoranti' e 'Saturno contro', infatti, l'attore torna nelle sale il 28 novembre con 'La Dea Fortuna', diretto ancora una volta da Ferzan Ozpetek. "Un fuoriclasse", lo definisce. Con Edoardo Leo, Filippo Nigro, Jasmine Trinca e Serra Yilmaz, il film racconta di una coppia di omosessuali in crisi la cui routine viene stravolta all'improvviso dall'arrivo di due bambini. "E' stata una bella lavorazione", ha raccontato Accorsi, precisando che questo "non è un film a tesi, a Ferzan piace sorprendere il pubblico ed e' proprio li' che comincia il vero cuore del film".
Infine uno sguardo al futuro dei giovani: "Quando diventi genitore ti vengono delle ansie. Però a volte le ansie sono solo nostre. Oggi è dura trovare lavoro, è un momento difficile dal punto di vista della gestione di questo Paese, dal punto di vista della crisi, c'è molto scontento e molta infelicità. Ecco credo che un festival come Giffoni ci dice una cosa importante per i nostri giovani. La passione e' importante. Le passioni vanno alimentante perché ci danno energia e poi possono diventare anche un lavoro". Per quanto riguarda le adozioni a favore di coppie gay l'attore ha dichiarato: "La famiglia è un posto dove c'è l'amore. Se i genitori sono felici, i bambini sono felici. E questo è l'importante".