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Videogiochi: come vincere a Dota Underlords, Teamfight Tactics e Auto Chess

Dopo la Fortnite-mania si parla solo degli Auto Battler (o Auto Chess), ma di che si tratta? Scoprite le basi in questa guida

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L'industria dei videogiochi segue un ciclo di tendenze che si rinnova di tanto in tanto: fino a poco tempo fa, il mercato era dominato dai battle royale, mentre prima ancora erano gli hero shooter (à la Overwatch) a monopolizzare le attenzioni dei fan.

Andando ancora a ritroso, troviamo MOBA, roguelike, survival, sandbox, sparatutto in stile Call of Duty e così via fino al 1998, dove la moda era "videogiochi ben costruiti caratterizzati da ottime componenti narrative e di gameplay". Nel 2019 abbiamo invece gli Auto Battler come Dota Underlords, Teamfight Tactics e Auto Chess. Ma di cosa si tratta?

COSA SONO GLI AUTO BATTLER Gli Auto Battler, o Auto Chess - come rimarranno nella storia se continueremo a usare il titolo Auto Chess per identificare l’intero genere - sono relativamente nuovi nel mondo dei videogiochi. Hanno debuttato quest’anno con la mappa personalizzata di Dota 2 Arcade a opera dell’utente Drodo, capace di ricordare a miriadi di non-giocatori di Dota dell’esistenza del gioco Valve.

Il concept invece è un po’ più datato, dal momento che lo si ritrova in mappe personalizzate di Warcraft 3 come Pokémon Defense, che prendeva gli elementi base del genere Tower Defense per creare un gioco incentrato sulla gestione di una squadra di eroi.

La suddetta mappa di Dota 2 è chiamata appunto Auto Chess principalmente a causa dell’arena in cui si svolge la partita - un quadrato con otto caselle per lato sopra il quale si deve schierare la propria squadra durante la fase di preparazione. Il nome Auto Battler deriva invece da quello che succede dopo - gli eroi si scagliano contro quelli della fazione avversaria e il risultato verrà deciso senza necessità di input da parte dell’utente. Una volta cominciato lo scontro, in pratica, questo procede automaticamente.

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COME SI GIOCA? Le basi sono semplici: all’inizio della partita si sceglie un eroe e lo si piazza sulla mappa, lasciando poi a lui le redini della battaglia. Se si vince lo scontro si riceve una certa quantità d’oro extra, che non fa mai male. Se si perde, si dice addio a una porzione di vita. Ci sono altri sette giocatori nella partita e ognuno ha i suoi eroi a disposizione, la sua plancia di gioco e i suoi punti vita. L’ultima squadra a rimanere in piedi sarà la vincitrice.

C’è però un inconveniente, che è poi alla base di ciò che rende gli Auto Battler interessanti. Gli eroi che si selezionano per la propria squadra vanno presi da un gruppo di unità scelte casualmente dal gioco. Non c’è alcuna garanzia di ottenerne una in particolare. Come se non bastasse, tutti e otto i giocatori pescano dallo stesso pool di eroi. Per utilizzare Dota Underlords come esempio: se sia voi che i vostri avversari foste interessati a mettere le mani sulla Drow Ranger, le probabilità di rimanere a bocca asciutta sarebbero piuttosto alte.

Inoltre potreste non aver bisogno di una sola Drow Ranger. Potete infatti combinarne tre per ottenere una variante a due stelle, di maggiore potenza. Combinate poi tre di queste tra loro per mettere le mani su un esemplare a tre stelle. Quindi, ammesso che questo possa fare al caso vostro in una data partita, potreste volere nove Drow Ranger.

Una singola unità, per quanto forte, non vi farà vincere la partita. È necessario schierare al suo fianco dei degni compagni, e scegliere quali non è affatto semplice. È un Cacciatore, quindi se riuscite a mettere le mani su altri due Cacciatori tutti e tre riceveranno dei bonus di classe. In più è un Non Morto, quindi affiancandola a un altro Non Morto otterrà un bonus dato dalla sinergia di razza. È inoltre dotato di una passiva che aumenta la velocità di attacco a tutte le unità adiacenti, quindi per dei risultati ottimali andrebbe circondata di pezzi in grado di sparare a distanza.

Si tratta solo di uno delle decine di eroi che potreste scegliere per la vostra squadra. Per ognuno di loro occorre fare tutte le considerazioni del caso, preparandosi a qualche compromesso. Tidehunter vi potrebbe aiutare a ottenere la sinergia di classe, ma non attacca dalle retrovie e non godrebbe quindi del bonus passivo del Ranger. Shadow Shaman al contrario potrebbe stare al suo fianco, ma in quanto Sciamano e Troll non contribuirebbe in alcun modo al raggiungimento dei bonus.

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LE BASI DELL'ECONOMIA Non credevate che fosse tutto qui, vero? Bene, perché dobbiamo ancora cominciare a parlare di economia. Passati i primi round comincerete a ottenere cinque unità d’oro a turno. Il Drow Ranger costa un’unità d’oro, quindi mettere le mani su nove copie non distruggerà le vostre finanze. Per Tidehunter invece dovrete sborsare ben cinque unità d’oro a pezzo, quindi arrivare a una variante a tre stelle potrebbe rivelarsi estremamente dispendioso.

Si possono maturare interessi ogni turno al raggiungimento di determinate soglie. Se avete 10 unità d’oro, ad esempio, ne riceverete una in più a turno. Con 50 potrete arrivare a un bonus di cinque. Ci sono anche extra per le serie positive e negative e, a seconda del tipo di partita, potreste avere a disposizione altri modi per racimolare qualche soldo in più.

Spenderete la maggior parte dei vostri averi in eroi, ma avrete la possibilità di utilizzarli per salire di livello. Il numero massimo di eroi da disporre sul campo di battaglia è pari al vostro livello; questo non risulta essere un grosso problema a inizio partita, dal momento che ogni round si riceve una certa quantità di punti esperienza, ma può diventarlo nelle fasi più avanzate.

È possibile anche spendere oro per cambiare il pool di eroi tra cui scegliere per un turno. Negli Auto Battler tutti i giocatori scelgono tra cinque unità ogni round, ma sacrificando un po’ d’oro potrete sostituirli con altrettanti eroi casuali. La sfida più grande è capire quando riciclare, quando spendere il denaro per acquistare nuovi eroi e quando tenerlo invece da parte per massimizzare gli interessi futuri.

Con questo si conclude la prima parte della nostra introduzione: la prossima settimana analizzeremo altri aspetti di base degli Auto Battler, per poi passare alle differenze tra Auto Chess, Dota Underlords e Teamfight Tactics.