Arcipelago di Madeira

A Porto Santo Renault punta alla mobilità 100% green

Le “smart grid” attive con 20 veicoli elettrici Renault

Lʼisola portoghese di Porto Santo, nellʼarcipelago di Madeira, è diventato il laboratorio di uno stile di vita ecosostenibile, in cui i trasporti e la rete di produzione e distribuzione elettrica interagiscono per valorizzare lʼambiente cristallino della piccola isola atlantica, un paradiso per le vacanze. Il gruppo Renault è partner del progetto insieme a EEM, lʼazienda energetica di Madeira.

Si sa che per unʼisola i veicoli elettrici sono una salvezza per lʼecosistema. Già adesso vediamo le vetturette elettriche in molte isole italiane e straniere, ma il passo successivo è di rendere questi luoghi sempre più ecosostenibili. Porto Santo ambisce a diventare la prima località “smart” europea e Renault collabora con le istituzioni portoghesi per sviluppare la transizione energetica dellʼisola, dove vivono poco più di 5.000 abitanti ma vi arrivano ogni anno tanti turisti. Oggi sullʼisola circolano 14 Renault Zoe e 6 Kangoo Z.E., utilizzati come taxi e come navette da alberghi, istituzioni e volontari del progetto.

Porto Santo è posta nel cuore dellʼAtlantico, nellʼarcipelago della ben più famosa Madeira, terra di buon vino, natura incontaminata e… Cristiano Ronaldo. Con i suoi veicoli elettrici, Renault, sta organizzando le “smart grid”, un sistema di produzione e scambio di energia elettrica tra case, uffici e automobili. Una rete di tipo vehicle-to-grid ‒ cioe di ricarica bidirezionale ‒ per rendere lʼisola autosufficiente. La capacità di caricarsi e scaricarsi delle batterie di un veicolo elettrico può essere infatti sfruttata in funzione delle esigenze degli utenti: su un veicolo fermo, magari di notte, la capacità residua delle batterie può essere immessa nella rete elettrica dellʼisola.

A Porto Santo sono attive 40 stazioni di ricarica connesse, private e pubbliche, installate da EEM e dal Gruppo Renault. In un anno i veicoli elettrici presenti sullʼisola hanno percorso circa 220 mila chilometri senza emettere sostanze inquinanti nellʼambiente.

Sullo stesso tema