Storie di moda

Kyme. Occhiali vintage rivisitati in chiave contemporary

Antonello Calderoni lancia la sua linea eyewear dal sapore rétro in un connubio perfetto tra qualità e design

di Elena Misericordia

© ufficio-stampa

Antonello Calderoni, piccolo imprenditore pugliese nel settore ottico, è il fondatore del brand eyewear Kyme. Montature evergreen, reinterpretate con un gusto moderno e contemporaneo, attraverso un’approfondita ricerca di design, forme e materiali. La collezione, sia da sole che da vista, è 100% Made in Italy, realizzate dalle mani esperte degli artigiani del nostro territorio, tra Veneto e Campania.

Il brand si rivolge ad un pubblico trasversale, sia femminile che maschile, che desideri indossare un occhiale di assoluta qualità, senza trascurare i dettami della moda e delle tendenze più attuali. Punto di partenza, le forme vintage, rielaborate con cura ed attualizzate in chiave trendy.
 
Ripercorrendo l’affascinante storia degli occhiali nel corso del tempo, riusciamo a cogliere abitudini e vezzi della nostra società. L’arte, il design, la moda e il cinema sono importanti testimoni del cambiamento dei tempi, che spesso si è potuto riflettere in un semplice accessorio. Gli occhiali hanno connotato l’iconografia dei personaggi di molte pellicole Hollywoodiane, sino ad affermarsi nell’immaginario collettivo come elemento imprescindibile e caratterizzante.
Si pensi, ad esempio, agli Oliver Goldsmith, modello Manhattan, indossati con inimitabile fascino da Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”, ai leggendari Ray-Ban Wayfarer da cui i Blues Brothers non si separano mai, nemmeno di notte, ai celebri occhiali da sole a forma di cuore con cui il regista Stanley Kubrik ritrae la sua Lolita nella stessa locandina del film, agli storici Ray-Ban Aviator, che accompagnano Tom Cruise mentre vola su un cacciabombardiere in “Top Gun” ed ancora ai Linda Farrow 6031, dietro cui si cela lo sguardo minaccioso di Al Pacino in “Scarface”.
 
Kyme si distingue sul mercato proprio per la volontà di riproporre i grandi classici, elaborati e adattati al gusto dei nostri giorni, senza però trascurare l’impronta originaria dei modelli d’epoca che hanno segnato la storia. Occhiali cool e mai banali perché l’eyewear è un accessorio che non deve mai passare inosservato.
 
Chi è Antonello Calderoni? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono un uomo d'affari, dinamico e determinato. Da un lato ottico esperto, dall’altro imprenditore, designer e padre. Faccio della risolutezza una leva strategica per ottenere un prodotto ispirato, risultato di una costante ricerca. Sono nato in Puglia, a Castellana Grotte. Da sempre ho una vocazione naturale per la moda e il design. In età adolescenziale sono entrato in contatto con il mondo dell’occhialeria grazie ad un’amica, quasi per gioco. Ben presto, però, ho deciso di tramutare questa passione in una professione e, spinto dalla voglia di emergere e di distinguermi, ho deciso di intraprendere un percorso di formazione nel campo dell’ottica in uno dei migliori istituti europei: l’IRSOO, a Vinci, vicino a Firenze, uno dei più prestigiosi e antichi centri di formazione del nostro territorio.
 
Come mai gli occhiali? Cosa rappresenta per te questo accessorio?
Sono sempre stato affascinato dal mondo della moda e del design. L’occhiale è stata la scelta più facile, dal momento che esso rappresenta la coniugazione ideale tra i due àmbiti. Tecnica e comfort, due parole divenute fondamentali per me: grazie al mio percorso di studi all’IRSOO e alla mia esperienza decennale come ottico, ho capito che non esiste design senza questi due elementi essenziali, che rendono perfetta l’indossabilità per il cliente finale.
 
Da ottico a designer. Quando e com’è nato il brand Kyme? Come mai la scelta di questo nome?
Kyme nasce nel 2013, come un esperimento iniziato per gioco. Ho intrapreso quest’avventura per dare un’immagine diversa ai miei negozi. Ho disegnato il mio primo modello in acetato per creare qualcosa di mio e per dare un tocco personale alla selezione di prodotti del mio store. Amo il design vintage ed ho sempre pensato che coniugare forme iconiche a dettagli moderni e di tendenza fosse la scelta vincente. È proprio questo il mantra che cerco di portare avanti con il mio brand. Il nome Kyme, che deriva dal greco “Kyma” (onda), metafora di energia e di movimento continuo, identifica la mission stessa: portare un’ondata di freschezza creativa nel mondo dell’occhialeria, svecchiare un settore ormai troppo legato ai dogmi dei soliti marchi.

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Qual è la cifra stilistica del brand?
Una meticolosa ricerca di forme, tecniche e lavorazioni, mirata a rivisitare le linee classiche con un gusto più moderno e contemporaneo. “Fashion vintage” è lo stile che secondo me rappresenta al meglio la nostra collezione.
 
Che importanza assumono per te produzione artigianale e qualità dei materiali?
Tutti i modelli KYME sono realizzati fin dal principio in fabbriche italiane. Il Made in Italy è per me un valore aggiunto per ciascun prodotto ed andrebbe tutelato maggiormente, anche per garantire al cliente finale un prodotto sicuro, che rispetti tutti gli standard qualitativi e normativi.
 
La nuova capsule collection “KY-mini” rievoca lo stile vintage del ’68. Come mai questa scelta? Quali sono le caratteristiche della nuova linea?
La campagna FW 2019/2020 di Kyme, nell’ottica di esprimere un sentimento di rinnovamento del marchio, trae ispirazione da un contesto storico di rottura: le rivoluzioni giovanili del 1968, che hanno permesso la formazione di uno spettro di identità collettive, ampie e variegate, capaci di affrontare con maggiore libertà e consapevolezza nuove sfide e conquiste. Varietà ed identità, sono le caratteristiche che descrivono al meglio la nuova collezione. Montature dalla forte personalità, impreziosite da lavorazioni materiche, incollaggi, abbellitori metallici ed aste personalizzate. Questa customizzazione si pone l’obiettivo di rendere l'intero campionario sempre più riconoscibile, aumentandone così di riflesso il valore percepito. La capsule KY-mini è una giocosa collezione trans-stagionale, in cui le forme iconiche, che hanno caratterizzato la storia dell’occhialeria, sono rivisitate in versione “mini”. Essa porta con sé, oltre ad un gioco di parole, la sintesi perfetta del nostro stile “fashion vintage”. 6 modelli per 7 colorazioni, realizzati in pocket-size e sviluppati in abbinamenti e forme divertenti: esagonali, tondi, ovalini, pantos, rettangolari, romboidali, i KY-mini sono perfetti per essere indossati sia in estate che in inverno, con incollaggi tra cristalli ed havana, opalini e colori pieni, dettagli oro e personalizzazioni originali. Stile, qualità e prezzi imbattibili sono le parole chiave di questa nuova collezione.
 
Come riesci a conciliare qualità e design, vintage e contemporaneità?
Attraverso una linea sottile che unisce i mercatini con le più rinomate passerelle di moda. È una sfida avvincente, fatta di sperimentazione, un lavoro che dura tutto l’anno, una continua ricerca tra passato e presente.
 
A quale pubblico si rivolgono i tuoi occhiali?
La collezione Kyme ha come destinatario un pubblico attento ed esigente, con una forte propensione all’estetica, sensibile agli ultimi trend. Una clientela che copre la fascia d’età tra i 25 e i 35 anni, che sceglie di indossare occhiali di alta qualità, senza trascurare i dettami della moda, ma anche senza essere schiava delle grandi firme.
 
Chi è Antonello nella vita privata? Passioni e interessi nel tempo libero?
Oltre che imprenditore e ottico, sono innanzitutto un padre e un marito, con tutti i doveri e gli impegni che caratterizzano questi ruoli. Tra le numerose attività che riempiono la mia vita, c’è spazio anche per lo sport e per i viaggi, fonte inesauribile di energia e ispirazione.
 
Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
L’obiettivo è quello di consolidare il mercato interno e i principali mercati esteri, nei quali siamo già presenti, come Francia, Grecia, Israele, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia. Il mio sogno è quello di espandere la nostra influenza nel mondo della moda e di ampliare la rete vendita in piazze strategiche fondamentali, quali Asia, USA e Medioriente. Sono mosso infatti da un costante spirito di ricerca per consegnare un prodotto che sia congeniale ai diversi gusti nei vari paesi. Sono un uomo che desidera lasciare la propria impronta nel mondo dell’occhialeria.