Uno scenario da favola nel cuore del Peloponneso: è Monemvasia (Malvasia in italiano) detta anche Gibilterra dell'Est, che con i suoi pittoreschi vicoletti, le chiese bizantine e i palazzi veneziani riporta i visitatori indietro nel tempo.
Monemvasia, che per la sua raccolta bellezza molti paragonano a Portofino, significa “unica entrata”, perchè l’unica via di accesso al suo castello è costituita da una strada rialzata. Questa città medievale incredibilmente ben conservata è scavata dentro a un’imponente roccia, come una scultura.
Acque di cristallo - Monemvasia è situata su una propaggine del Peloponneso ( la Laconia) una località piacevolissima con le invitanti acque cristalline attorno piccolo porto (Portelo) o nella vicina spiaggia di Harahia e un centro storico che ricorda il periodo bizantino e che diventò un fiorente centro mercantile sotto la Serenissima che da qui esportava in tutta Europa un vino squisito che, storpiando un po' il nome, i veneziani chiamarono Malvasia. Un centro storico ricco di trattorie tipiche e caffè, che sopratutto di sera è animatissimo.
Eccellente gastronomia - Anche perchè la gastronomia di Monemvasia è veramente squisita: dal pesce freschissimo e cucinato con gli aromi mediterranei alla goges, la pasta fresca tipica del posto (simile agli gnocchi, ma a base di farina di grano) o la saitia (torta salata di formaggio e verdura). Il tutto inaffiato da fresca Malvasia, chiamato anche “il nettare dei nobili”.
La città veneziana - La città alta di Monemvasia ospita le splendide magioni in cui viveva l’aristocrazia veneziana. Nel XVII secolo se ne contavano addirittura 500. Benché la salita per raggiungerle sia ripida, una volta arrivati in cima si è ampliamente ripagati della fatica: adavanti agli occhi si apre una fantastica vista panoramica sull’intera zona.
Il castello e le chiese - E nella città alta ecco l'imponente castello in cui il passato è ancora ben vivo: dei quaranta santuari e chiese un tempo esistenti oggi ne restano ancora ventiquattro. La più antica è quella di Elkomenos Christos, nella piazza centrale della città bassa. Meritano di essere visitate anche quelle di Sant'Anna, Panagia Chrysafitissa, Agios Nikolaos e Panagia tin Kritikia (Myrtidiotissa).La chiesa di Agia Sofia, per metà bizantina e per metà veneziana, è arroccata su una scogliera a picco sul mare e costituisce una delle principali attrazioni di Monemvasia, con la sua bella cupola ottagonale.
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