Google chiude definitivamente 'Dragonfly', il progetto di un motore di ricerca appositamente programmato per la Cina. Lo ha confermato Karan Bhatia, Vice President of Public Policy del gruppo di Mountain View, intervenuto al senato statunitense.
La piattaforma 'Dragonfly' doveva essere progettata per inserire in un lista nera, e non far comparire tra i risultati di ricerca, informazioni su diritti umani, democrazia, religione e proteste pacifiche. Lo scorso anno un'inchiesta del sito The Intercept aveva svelato in anteprima i dettagli del progetto, provocando le proteste interne dei dipendenti di Google e delle organizzazioni per i diritti umani. Un portavoce della società californiana ha ribadito, attraverso la testata online statunitense BuzzFeed, che il lancio di un motore di ricerca 'censurato' per la Cina non rientrava più nei piani dell'azienda già da alcuni mesi.