La guardia di finanza di Milano, su delega della Procura, ha effettuato perquisizioni nei confronti dell'avvocato Gianluca Meranda, il legale romano indagato nell'inchiesta per corruzione internazionale sui presunti fondi russi alla Lega. Le fiamme gialle hanno effettuato anche una perquisizione a casa dell'ex bancario di Suvereto (Livorno) Francesco Vannucci. I due, con Gianluca Savoini, erano all'hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre 2018.
All'Hotel Metropol di Mosca si sarebbe avviata una trattativa per una compravendita di petrolio russo con la garanzia di un finanziamento illecito da 65 milioni di euro a favore della Lega. Al vertice di Mosca, oltre a Meranda e Vannucci, era presente anche Gianluca Savoini, fondatore e presidente dell'associazione Lombardia-Russia, nonché ex portavoce di Matteo Salvini, ora indagato per corruzione internazionale nell'inchiesta avviata dalla Procura di Milano a febbraio scorso dopo le rivelazioni del settimanale L'Espresso.
Vannucci, che a differenza di Meranda non risulterebbe indagato, ha spiegato di essere stato presente all'incontro di Mosca "in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l'avvocato Meranda". Dal canto suo il legale romano ha detto: "Lo scopo dell'incontro era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti di affari".
Nei giorni scorsi, Meranda aveva raccontato di aver avuto con Savoini "incontri precedenti" anche in Italia. "Durante il nostro incontro a Mosca, dove si è trattato di una normale operazione professionale - ha aggiunto - non era presente Matteo Salvini ed escluderei che lui sapesse qualcosa di questo incontro".