Prêt-à-reporter: oggi la vera classe sta nel riutilizzo
In periodo di saldi, attenzione allo shopping compulsivo: basta armadi straripanti di vestiti dozzinali, sì invece a qualità, riuso e sostenibilità
Prêt-à-Reporter: un modo di essere, più che una moda. Una tendenza che permette di dare un drastico taglio alle spese, ma che regala anche anche un netto risparmio di tempo e la fine del dilemma mattutino sulla scelta dell’outfit senza alcuna rinuncia a stile ed eleganza e riducendo lo spazio occupato dai vestiti tanto in casa quanto in valigia.
Fashion addicted, attenzione: è arrivato il momento di
dire addio all'abitudine di
comprare capi e lasciarli anni appesi a una gruccia con tanto di cartellino, oppure indossarli una sola volta per una grande occasione; spazio invece al
riutilizzo e a una nuova tendenza che ha già contagiato reali e celebrities. Se per
Carrie Bradshaw, protagonista di "Sex & The City", un armadio smisurato era forse meglio di un diamante, oggi per molte non è affatto così: la
guerra al concetto di “monouso” e ai guardaroba straripanti è iniziata.
Pensare che
riutilizzare più volte lo stesso abito sia una caduta di stile è un vero errore: lo dimostrano
celebrities note per il loro buon gusto e la loro raffinatezza. È il caso di
Kate Middleton, paladina del “riciclo”, capace di re-indossare in più di settanta occasioni abiti già sfoggiati in precedenza, ;ma anche di
Cate Blanchett,
Brad Pitt, della regina
Letizia di Spagna e persino di un’icona del fashion come
Anna Wintour, fieri sostenitori del
Prêt-à-Reporter.
Il concetto è molto semplice e segue la filosofia del
“less is more”:
comprare meno, ma prestando più attenzione a manifattura e qualità per
contrastare la produzione di rifiuti, in favore di quello che viene definito
Slow Fashion, puntando quindi sull'
acquisto di capi necessari, di
qualità e prodotti in
modo sostenibile che possano essere
riutilizzati con stile e adattati ad ogni occasione variando gli
accessori.
Le regole per avere un guardaroba in pieno stile Prêt-à-Reporter sono semplici: fare
acquisti ponderati, provare sempre ogni capo e scegliere soltanto quello che ci fa
sentire a nostro agio. Piccole attenzioni che permetteranno di avere un
capsule wardrobe, un armadio composto da
pochi abiti, essenziali e versatili, che possono essere indossati in qualsiasi occasione con l’aggiunta di qualche complemento, Il numero perfetto di vestiti in un “
capsule wardrobe”? Eccolo: secondo gli esperti è compreso tra 12 e 37.
Riutilizzare i capi e ridurre in maniera consapevole gli acquisti è una tendenza che emerge da uno studio di Espresso Communication condotto su un panel di esperti e su oltre trenta testate internazionali dedicate a tendenze e attualità nei campi della moda, del lifestyle e della sostenibilità per scoprire come si sta evolvendo
il guardaroba degli italiani. Tra gli indumenti, pare che sia
la cravatta a incarnare a pieno i principi del Prêt-à-Reporter in quanto si tratta di
un oggetto unico, che incarna
affidabilità, fiducia e autorevolezza e il cui riutilizzo esprime una
dimensione vintage di recupero del passato.
Un
futuro sempre più green attende dunque la
moda: d'altra parte, rispetto a qualche anno fa, i consumatori sono oggi più attenti all’
impatto ambientale, come spiega Stefano Bigi, AD di Bigi Cravatte Milano, mentre secondo Manuela Rubertelli, docente alla School of Design del Politecnico di Milano, occorre fornire maggiori informazioni ai consumatori per rendere i
clienti più consapevoli sulla tipologia di consumi.
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