MORTO A 93 ANNI

Addio ad Andrea Camilleri, l'Italia piange lo scrittore siciliano | Luca Zingaretti: Un senso incolmabile di vuoto"

Centinaia i messaggi pubblicati sui social rivolti al papà del Commissario Montalbano

© lapresse

La notizia della morte di Andrea Camilleri ha sconvolto l'Italia intera. Sono infatti centinaia i messaggi di affetto e commozione che in queste ore stanno inondando i social network in memoria dello scrittore siciliano, scomparso a 93 anni all'ospedale Santo Spirito di Roma dopo un lungo ricovero dovuto a un arresto cardiaco. Da Luca Zingaretti alla polizia, passando dai politici, tutti vogliono dire addio al papà del commissario Montalbano.


"Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto - ha scritto su Instagram Luca Zingaretti, il volto del Commissario Montalbano -, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, 'Montalbano sono!' dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa, come l'ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca".
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare. E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita' che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l'immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei. Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita. Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca

Un post condiviso da Luca Zingaretti (@luc_zingaretti) in data:

"Un affettuoso arrivederci ad Andrea Camilleri - ha commentato la polizia di Stato -. Il commissario Montalbano ha svelato tanto del nostro lavoro mettendo in luce l'umanità dei poliziotti sempre al servizio delle comunità. Ci mancherà Maestro". E ancora la Lalli editore, la prima casa editrice che lo pubblicò nel 1978: "Lo ricordo bene come era - ha detto Fioranna Casamenti Lalli -. Già allora con un'eterna sigaretta in bocca. Il romanzo non ebbe bisogno di nessun editing particolare, Camilleri scriveva molto bene e fece tutto da solo".

Parole d'affetto e di stima anche dall'Associazione italiana editori: "Con la sua scrittura, la sua passione, i suoi racconti ha regalato a tutti noi memorabili, straordinarie e uniche occasioni di lettura appassionante e mai banale - ha ricordato il presidente Ricardo Franco Levi -. Il mondo del libro e la cultura italiana perdono una grande e specialissima personalità. La sua curiosità dell'uomo resterà viva attraverso le sue pagine sempre intelligenti e cariche di umanità".

Lutto anche nel mondo dello spettacolo. Rosario Fiorello ha condiviso su Twitter un video di un vecchio sketch in cui, accompagnato da Marco Baldini, provava a convincere Camilleri a girare uno spot con loro. "Buon viaggio Maestro - ha scritto -. La voglio ricordare così, con il sorriso".

Anche la politica si è unita al cordoglio per la scomparsa dello scrittore. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto un messaggio alla famiglia Camilleri: Le traduzioni teatrali e televisive delle sue opere hanno conferito ulteriori dimensioni al suo patrimonio letterario, avvicinando, inoltre, al mondo dei libri un grande numero di persone. Andrea Camilleri lascia un vuoto nella cultura italiana, e nei tanti che si sono appassionati nella lettura dei suoi racconti e sono stati attratti dai personaggi modellati dalla sua creatività". Per il premier Giuseppe Conte, invece, "se ne è andato un maestro di ironia e saggezza. Con inesauribile vena creativa ci ha raccontato la sua Sicilia e il suo ricco mondo di fantasia. Perdiamo uno scrittore, un intellettuale che ha saputo parlare a tutti".

"Una triste notizia per la Sicilia, che perde un suo figlio, e per l`Italia, che vede andarsene un suo magnifico maestro di vita. Addio Andrea Camilleri, ci mancherai". E' il messaggio scritto su Twitter del vicepremier Luigi Di Maio. Anche Matteo Salvini ha affidato ai social le sue parole: "Addio ad Andrea Camilleri, papà di Montalbano e narratore instancabile della sua Sicilia".