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Google risponde a Trump: "Non lavoriamo per le forze armate cinesi"

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Dopo le accuse del miliardario repubblicano Peter Thiel, secondo cui Google doveva essere "indagata per tradimento", e la conseguente dichiarazione del presidente Trump che aveva garantito di voler "verificare", arriva la replica del colosso tech. "Non lavoriamo per le forze armate cinesi", ha detto l'azienda statunitense. "Stiamo lavorando con il governo Usa in diverse aree fra le quali la cybersicurezza", ha aggiunto Google in una nota.

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