LETTERA AL CORRIERE DELLA SERA

Tiziano Ferro, dal coming out alle nozze con Victor: "Sono cattolico, credo nei miracoli e nell'amore universale"

L'artista scrive una commovente lettera al "Corriere della Sera" in cui racconta la sua fede, la sua rabbia e la sua gioia

Prima c'è stata la rabbia, la delusione e il senso di inadeguatezza. Poi la fede e l'amore. A pochi giorni dall'annuncio del suo matrimonio con Victor Allen, Tiziano Ferro si racconta in una commovente lettera al "Corriere della Sera" e dice: "Sono cattolico e il mio Dio è un Dio simpatico... che non chiede pegno".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Se i fan riflettono l’animo dell’artista che seguono mi viene in mente di essere il più fortunato al mondo. La VOSTRA sensibilità , la VOSTRA buona educazione, la VOSTRA capacità di sostenermi contro chi odia - senza mai cadere nel volgare, nel violento, nell’ovvietà - sono continue lezioni di vita per me. Siete orgogliosi di me. Che sono orgoglioso di VOI. Volevo dirvelo. Grazie per tutto l’amore che sto, che STIAMO ricevendo!❤ —- If a fan base reflects the soul of the artist they support we’re on the right path then. YOUR sensitivity, YOUR politeness, YOUR capacity to carry me through any hard time and hatred behavior - never stumbling into verbal violence, vulgarity, mundanity - are never ending lessons for me. You are proud of me, that I’m proud of YOU. Just wanted to say that. You’re sending so much love, SO MUCH LOVE I can’t- WE CANNOT- believe it! ❤ —- Si los fans reflejan el alma del artista que aman, vamos por la justa dirección. VUESTRA sensibilidad, VUESTRA educación, VUESTRA capacidad de apoyarme en las malas y contra el odio sin caer en la vulgaridad, en la violencia verbal, en la obviedad, siempre serán de ejemplo para mí. Sois orgullosos de mi. Y soy orgulloso de VOSOTROS. Solo esto quería decir hoy. Cuanto amor, INFINITO AMOR estoy, ESTAMOS , recibiendo! ❤❤ #tznwedding #accettomiracoli#aceptomilagros#buonacattivasorte#buenamalasuerte#tzn2020#matrimonio

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Le nozze con Victor Allen, doppie, prima a Los Angeles il 25 giugno e poi il 13 luglio a Sabaudia, sul litorale romano, sono il coronamento di un lungo e sofferente cammino per Tiziano Ferro, che nella lunga lettera al Corriere si apre su fede e omosessualità. "Con il matrimonio Victor entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere", aveva detto il cantante a "Vanity Fair" svelando le sue nozze segrete: "Una verità che, come ai tempi del mio coming out, spero possa essere utile a qualcuno".
Un coming out sofferto e difficile da ammettere, racconta Ferro: "Fino a pochi anni fa nessuno conosceva la mia storia. Solo le chiese, il mio inconscio, i miei quaderni; qualche cuscino, la mia mente e le sue stanze. Solo io, a guardarmi ogni mattina allo specchio, senza apprezzarmi. Per poi ricominciare. Finché ho conosciuto l’amore...".

Tanta però la rabbia, l'amarezza e la delusione che l'artista ha provato negli ultimi anni a causa della disparità di diritti: "Io sono cattolico! Ho sentito dire a tanta gente indignata di fronte alle manifestazioni a sostegno dei diritti degli omosessuali. Il problema è che in questo Paese non crediamo abbastanza in Dio. Preghiamo, ma non ascoltiamo. Aspettiamo il miracolo e negoziamo l’arrivo di una soluzione, in cambio di qualche rinuncia....". E' una fede malata e zoppicante quella che Ferro ammette di aver visto professata dalla maggior parte della gente: "Anch’io sono cattolico. Ma il messaggio che porto nel cuore è quello dell’amore universale, della carità, del soccorso reciproco, del rispetto per tutti, della compassione...". Ed è questa la fede che lui dice di conoscere: "Sono cattolico. Quindi, ho ancora fede. I miracoli? Io il mio lo immaginavo sullo sfondo del Monte Circeo, la mia terra, il mio mare. E poi l’amore, solo amore. Il mio è un Dio che ama, che custodisce, che non chiede pegno. È un Dio simpatico. Un miracolo è tutte le volte che una cosa riesce meglio di come te l’aspettavi. Un miracolo è tutte le volte che la vita è più bella di come l’avevi immaginata. E qualche giorno fa, davanti al mio mare, di fronte al mio monte, il mio uomo e io ci siamo sposati. La cosa è molto più grande di Victor e di me. Riguarda tutti. Riguarda ogni ragazzino nascosto in mezzo agli scaffali di una libreria, con quel libro in mano. Uno su tremila. E riguarda ogni italiano libero, onesto, e innamorato come me di quel Dio simpatico".