È precipitato dalle cascate del torrente San Giulio a Cittiglio il giovane 23enne Matteo Rossi di Travedona Monate, nel Varesotto. Era con un amico quando raggiunta la zona più pericolosa tra la seconda e la terza cascata, Matteo ha deciso di fermarsi proprio tra i tratti a picco del sentiero per scattare una foto o forse un selfie che gli è costato la vita. Così, quello che doveva essere un pomeriggio di svago si è trasformato in una vera tragedia quando il 23enne ha perso l'equilibrio ed è caduto nella pozza del torrente per diversi metri.
L'amico ha subito lanciato l'allarme e l'arrivo dei soccorsi è stato immediato. Sul posto si sono precipitati vigili del fuoco con gli specialisti del S.A.F (Speleo Alpino Fluviale), i soccorritori in volo a bordo del "Drago 84", i carabinieri e anche il soccorso alpino. Ma ormai non c'era più niente da fare: il corpo del 23enne è stato trovato senza vita. Ad assistere alle operazioni di recupero c'erano anche il padre, i due fratelli e la sorella gemella di Matteo. Gli interventi si sono conclusi verso sera.
Matteo Rossi, però, non è stato la prima vittima di quel sentiero tortuoso. Negli anni molteplici sono stati gli incidenti in quella zona pericolosa della cascata di Cittiglio, seguiti anche da appelli per mettere in sicurezza l'area. Il sindaco di Cittiglio, Fabrizio Anzani, ricorda che la zona è segnalata come pericolosa già dopo la prima cascata, con la presenza di alcuni cartelli che avvisano dei rischi.